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La Chiesa deve essere sempre in uscita, altrimenti si ammala

Così afferma spesso papa Francesco

Parrocchia S. Maria Assunta – Ischia

Ed è meglio “una Chiesa incidentata”, che una Chiesa “ammalata da chiusura”. Credo che tutti noi ormai conosciamo il pensiero del Santo Padre sull’argomento. D’altronde, nella Evangelii Gaudium il Papa ci ha chiaramente spiegato che le persone si avvicinano a Dio, al trascendente, attraverso noi, per “attrazione” e non per “convincimento”. Infatti, continua il Papa, “Dio continua a chiamare chiunque, a qualsiasi ora, per invitare a lavorare nel suo Regno. Questo è lo stile di Dio, che a nostra volta siamo chiamati a recepire e imitare. Egli non sta rinchiuso nel suo mondo, ma ‘esce’: Dio sempre è in uscita, cercando noi; non è rinchiuso: Dio esce. Esce continuamente alla ricerca delle persone, perché vuole che nessuno sia escluso dal suo disegno d’amore“.

È partendo proprio da questo assunto che con il parroco fresco di nomina, don Pasquale Trani, la Parrocchia ha riavviato le sue attività per il nuovo anno pastorale. E da dove partire se non dalla “carità” evangelica? Carità che implica sia l’attenzione agli ultimi, ai piccoli più deboli, e sia (ancora di più) la modalità con la quale operare fraternamente tra noi alla luce del dettato evangelico di Giovanni “Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri”.

E l’occasione per praticare la Carità, all’esterno e all’interno, è venuta dalla “carriola missionaria”. L’iniziativa, che ha visto impegnati i bambini del catechismo con i loro genitori, i ragazzi della parrocchia, le catechiste e i collaboratori di territorio, è consistita nel raccogliere per le case generi alimentari, d’igiene personale e materiale didattico da destinare ai bisognosi, tramite la Caritas parrocchiale. Il Parroco per primo si è accorciato le maniche aiutando a trainare le carriole piene, stracolme di ogni ben di Dio, grazie alla generosità dei parrocchiani delle varie zone. L’operazione “carriola” è stata anche la scusa per avviare l’anno catechistico.

Già molti giorni prima i bambini sono stati impegnati ad addobbar carriole con disegni, drappi colorati e la fantasia tipica della loro età. Il catechismo, d’altronde, non è costituito solo dall’incontro settimanale, ma è occasione di aggregazione, di comunione d’intenti, allo scopo di imparare ad amare e conoscere Dio nonché a donare sorrisi, con semplicità e in un clima di famiglia. Se questo è lo stile, “buona la prima” allora, come si direbbe al cinema! Ci rivediamo presto con tante nuove iniziative all’insegna del Vangelo!

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