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Ciao bambini! Che caldo! Lo sentite anche voi vero? Noi siamo fortunati ad avere il mare e poter godere dei tuffi e delle nuotate, ma questa fortuna non è da tutti! Molte persone, per salute o per età soffrono molto questa situazione e anche chi lavora nei campi ha gravi difficoltà. Ma perché fa sempre più caldo? Probabilmente lo avete già sentito, ma vogliamo ugualmente dirlo: è colpa dell’uomo.

Sì, bambini è colpa nostra perché non ci prendiamo cura del mondo che il Signore ci ha donato, e così facendo danneggiamo anche noi stessi che in questo mondo ci viviamo! Quindi, che fare? Cominciare dalle piccole cose, come diciamo sempre qui sul Kaire dei Piccoli, prendendosi la responsabilità dei propri comportamenti ed intervenire.

Come? Magari tenendo il condizionatore acceso solo quel tempo che serve davvero, o avere cura di spegnere le luci o il pc quando lo usiamo per tante, troppe ore. Qualsiasi cosa va bene, bambini, purché si prenda la decisione di intervenire e la si porti avanti seriamente. Perché vi diciamo tutto questo? Perché è quanto Gesù ci insegna nel Vangelo di Luca di domenica 26 giugno.

Vogliamo leggerlo? “Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio. Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio»”.

Cari bambini, la prima frase che ci rimane impressa è quella in cui si dice che: “Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme”: questo fatto è molto importante, sapete perché? Perché il momento della passione e della nostra salvezza si avvicina, ed anche se è difficile per Gesù affrontare tutto questo, per il nostro bene, decide di farlo con fermezza e senza tornare indietro. Infatti, da quel momento in poi, Gesù punta dritto al traguardo e va avanti come un treno!

Anche alle persone che incontra e che gli chiedono di poterlo seguire, dice chiaramente quali sono le condizioni: non avere un posto stabile in cui vivere; sapersi allontanare dalla vita di prima e anche dagli affetti più cari; non cedere alla nostalgia del passato. Per molti potrebbero essere condizioni difficili da accettare, ma non per chi ama davvero: quando l’amore del Signore è dentro di noi, allora, quella decisione di seguirlo -per amore Suo, del prossimo e del creato- non è così impossibile, anzi, diventa inevitabile, cari bambini! Perché al cuore non si comanda!

Però, cari bambini, ricordiamoci che non è obbligatorio farlo e Dio ci ama lo stesso, qualsiasi scelta facciamo, purché sia ben pensata! Infatti, Gesù dice ai suoi discepoli, incaricati di precederlo ed annunciarlo sulla via verso Gerusalemme, di non imporre nulla e di procedere oltre anche se non troveranno nessuno ad accoglierlo: Gesù propone, non impone! Questa è la meraviglia del Signore, questa è la libertà del Suo amore, questa è la sua decisione!

Qual è la nostra? Preghiamolo e chiediamogli consiglio: l’aiuto non tarderà ad arrivare! Avanti tutta!

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