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Cari bambini finalmente è arrivata l’estate! Infatti, martedì 21 giugno è il Solstizio d’Estate, il giorno più lungo dell’anno, cioè quello in cui il sole sta di più visibile (e la notte è più breve). Le automobili si riempiono di sabbia delle spiagge, i capelli si schiariscono al sole, la pelle si abbronza e ci assale la voglia di stare sempre più all’aria aperta.

Sapete che all’inizio di questa stagione, precisamente il 29 giugno, ricorre la festa di due grandi Santi? Parliamo di San Pietro e San Paolo! Scopriamo insieme qualcosa sulla loro vita: nonostante essi abbiano avuto storie diverse, hanno avuto in comune ciò che li ha fatti diventare Santi e, cioè, aver speso la propria vita per Dio. Pietro in origine si chiamava Simone, era nato in Galilea e faceva il pescatore a Cafarnao, una città della Palestina. Ha ricevuto la chiamata (cioè quando una persona sente la voce -vocazione- a seguire il Vangelo) da Gesù presso il Lago di Galilea, quando ci fu la pesca miracolosa.

Divenne, così, uno degli apostoli più vicini a Gesù, che gli cambiò il nome in Pietro. Pietro non sempre è stato fedele a Gesù: al momento della cattura del Signore, infatti, come sappiamo dai Vangeli, lo ha rinnegato per ben tre volte, dicendo di non conoscerlo, perché non voleva finire anche lui nei guai. Ma, nonostante questo, Gesù gli ha affidato la sua comunità cristiana, invitandolo a portare il Vangelo ovunque, credendo nei talenti di Pietro e creando, così, la Chiesa.

Nel Vangelo di Matteo, infatti, è scritto: “E io ti dico che sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte dell’inferno non prevarranno contro di essa”. Di Paolo, invece, sappiamo che, prima della sua conversione, si chiamava Saulo e che non credeva in Gesù. Anzi, era uno di quelli che dava la caccia ai cristiani. Ma sulla via di Damasco, un giorno, successe qualcosa: un improvviso bagliore bianco lo accecò, facendolo cadere da cavallo e una voce gli disse: “Saulo, Saulo perché mi perseguiti?”.

Aiutato dai suoi amici arrivò a Damasco, dove, scosso per l’accaduto, rimase per tre giorni in attesa di qualcuno. Nei primi due giorni, conobbe la piccola comunità cristiana che avrebbe dovuto imprigionare. Il terzo giorno, poi, si presentò a lui il capo della comunità, Anania, che gli rivelò che Gesù l’aveva mandato da lui perché ritornasse sulla retta via, smettendo di perseguitare i cristiani. Allora Saulo, pieno di grazia, credette a quelle parole, si fece battezzare e, così, si trasformò in Paolo e, da quel giorno, divenne uno dei più grandi predicatori del Vangelo.

Le sue lettere le troviamo nella Bibbia e le ascoltiamo anche a Messa. Portò a compimento la sua missione facendo anche molti viaggi in alcune province dell’Impero Romano, dove Gesù non era conosciuto o amato. Dalle importanti testimonianze di questi due grandi Santi si può capire quanto è immensa la potenza di Gesù, che fa grandi cose; e sull’esempio della vita di entrambi possiamo, anche noi, nel nostro piccolo, diventare dono ed esempio per gli altri. Allora, come Pietro e Paolo lasceremo un segno di Bene… buon cammino e buon inizio d’estate!

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