Login

Lost your password?
Don't have an account? Sign Up

Umiltà, generosità e una presenza costante tra i fedeli

La nomina di monsignor Gennaro Pascarella come vescovo di Ischia ha suscitato entusiasmo nella Diocesi di Pozzuoli. Il territorio della Chiesa Puteolana comprende i quartieri occidentali della città di Napoli – Pianura, Soccavo, Fuorigrotta, Bagnoli e isola di Nisida – e i comuni di Pozzuoli, Quarto, Bacoli e Monte di Procida. Due parrocchie rientrano nel territorio del comune di Marano di Napoli.

Il quartiere napoletano di Soccavo è un angolo dei Campi Flegrei, posto ai piedi dei Camaldoli. La strada principale è via dell’Epomeo. Perché questo nome? Perché negli anni del boom economico e della speculazione edilizia i costruttori osservavano il territorio dalla collina del Vomero e avevano come riferimento il monte di Ischia che svetta all’orizzonte. Oggi via dell’Epomeo è una via dello shopping, il più grande centro commerciale naturale di Napoli. Memoria storica del passato rurale di Soccavo e della Diocesi è monsignor Umberto Ciotola, il più anziano dei sacerdoti diocesani. «Il nostro vescovo è una persona molto attiva – afferma don Umberto, classe 1932 – Sono certo che ad Ischia saprà portare avanti il suo compito. Sa bene che per portare avanti una diocesi è importante costruire un buon rapporto con i sacerdoti. È insieme ai sacerdoti che si costruisce il percorso».

Inaugurazione mensa Soccavo

«Da Sindaco della Città Metropolitana auguro a monsignor Pascarella una feconda azione pastorale nella diocesi di Ischia – dichiara Luigi de Magistris – da sindaco di Napoli ho visto da vicino come il vescovo di Pozzuoli, nel cui territorio ecclesiastico rientra la parte occidentale della città di Napoli, è intervenuto con attività sociali nel Rione Traiano a Soccavo, a Pianura, con la lotta al racket e all’usura, e all’Istituto di Nisida. Ma sono tante le iniziative realizzate da Sua Eccellenza con la collaborazione dei sacerdoti e dei tanti volontari presenti nei nostri quartieri. La Diocesi di Pozzuoli è una Chiesa Apostolica e anche Ischia ha una storia gloriosa. Si tratta di identità religiose che, oltre ad occuparsi della spiritualità, hanno un’importanza primaria nel sociale e nella cultura. Buon lavoro a monsignor Pascarella».

«Siamo fieri e contenti della nomina ricevuta da monsignor Gennaro Pascarella – commenta Vincenzo Figliolia, sindaco di Pozzuoli – Un riconoscimento ottenuto sul campo, a testimonianza del grande lavoro compiuto in questi anni dal vescovo con umiltà, generosità e una presenza costante tra i fedeli. Da puteolani abbiamo appreso con soddisfazione la notizia e siamo orgogliosi del nostro vescovo. Auguriamo a Sua eccellenza di continuare con gli stessi risultati il suo cammino anche a Ischia».

Il sindaco di Quarto Antonio Sabino è stato tra i primi congratularsi con la nomina: «i miei più sentiti auguri a monsignor Pascarella nominato dal Papa anche vescovo di Ischia. Sono certo che saprà accogliere e guidare la comunità ischitana nel suo cammino spirituale con amore e Fede». A Quarto monsignor Pascarella ha voluto la Cittadella dell’Inclusione affidata alla Fondazione Regina Pacis che si occupa di iniziative per i giovani e per i disabili.

«I complimenti per la nomina – dice Josi Gerardo Della Ragione, primo cittadino di Bacoli – Ancora una volta la Chiesa è riuscita ad essere più lungimirante delle istituzioni civili. In questi mesi che ci avvicinano a un evento unico, cioè Procida Capitale della Cultura 2022, questa nomina unisce i Campi Flegrei anche sotto il profilo religioso. La religione non è soltanto una accezione spirituale ma è anche un enorme patrimonio culturale. Dobbiamo sentirci un’unica grande comunità flegrea».

«Voglio rappresentare la gioia della nostra comunità che apprende questa notizia con felicità e gratitudine – dichiara Giuseppe Pugliese, sindaco di Monte di Procida – Sua Eccellenza è stato percepito durante il suo mandato sempre vicino alle comunità, la sua costante presenza a sostegno delle parrocchie flegree, la sua grande sensibilità, la partecipazione alle gioie e ai dolori delle nostre famiglie, la presenza che abbiamo percepito costante e vicina durante il periodo buio del Covid».

Le diocesi di Pozzuoli e Ischia hanno antichi rapporti. Fabio Cutolo è il responsabile dell’Archivio Storico della Diocesi di Pozzuoli, una miniera di informazioni del passato del territorio flegreo. «Il legame tra Ischia e Pozzuoli è sempre stato forte – racconta il dottor Cutolo – tanto che agli inizi del XIX secolo, il vescovo di Pozzuoli Carlo Maria Rosini, fu nominato “vigilante” della diocesi di Ischia a causa della morte del presule Pasquale Sansone. Agli inizi del XX secolo il vescovo di Ischia Pasquale Ragosta fu amministratore apostolico della diocesi di Pozzuoli dal 3 luglio 1919 al 22 settembre 1921 a seguito della morte di monsignor Michele Zezza e, pochi anni dopo, i ruoli si invertirono quando il vescovo di Pozzuoli Giuseppe Petrone fu nominato amministratore apostolico di Ischia per il trasferimento di monsignor Ragosta a Castellammare. Il legame tra le due comunità diocesane c’è stato anche nei momenti difficili. Il 28 luglio 1883 a Ischia ci fu il tremendo terremoto di Casamicciola che causò oltre 2.000 vittime. Il vescovo di Pozzuoli dell’epoca, Gennaro De Vivo, si attivò per aiutare la popolazione ischitana celebrando un solenne funerale nella Cattedrale di Pozzuoli».

Quotidiano La Libertà Cattolica – anno XVII, n. 181 del 21 agosto 1883

Il diacono Alberto Iannone, direttore della Caritas Diocesana di Pozzuoli, dichiara: «È una notizia che ci riempie di gioia perché con i fratelli della Diocesi di Ischia abbiamo sempre collaborato e collaboreremo sempre. Già abbiamo avuto contatti perché ci accomuna la nostra identità e il nostro stare insieme. Sicuramente non potrà che portare bene questo camminare insieme».

«Il Progetto Policoro è una concreta esperienza di Chiesa in uscita e soprattutto di comunità ecclesiale che valica confini diocesani – dice Mario Viglietti, animatore del Progetto Policoro di Pozzuoli – per questo non possiamo non accogliere di buon grado questa notizia. Si apre una fase complessa, per noi tutti ma soprattutto per il nostro vescovo a cui devono andare tutte le nostre preghiere per supportarlo in questa impresa. I cambiamenti spaventano sempre, ma, insieme alle sfide, si aprono anche nuove e belle possibilità».

«Il vescovo ha sempre avuto una spiccata e fattiva sensibilità verso i problemi che creano il racket e l’usura» è il commento di Luigi Cuomo, presidente della Fondazione Paulus che continua: «nel 2010 ha voluto la Fondazione Paulus che è impegnata a prevenire il rischio usura insieme a centinaia di altre fondazioni in tutta Italia. L’impegno di monsignor Pascarella su questi temi resta un esempio per territorio. Io personalmente, e a nome delle tante famiglie che hanno beneficiato di questo strumento, ringrazio il vescovo a cui auguriamo un fecondo impegno pastorale ad Ischia».

Messaggio per il vescovo da parte di Claudio Ciotola, presidente dell’Associazione della Stampa Campana – Giornalisti Flegrei: «i Giornalisti Flegrei hanno accolto con gioia la nomina a vescovo della diocesi di Ischia di monsignor Pascarella. Papa Francesco unendo “in persona Episcopi” le diocesi di Pozzuoli e di Ischia ha di fatto unito i Campi Flegrei. I giornalisti sono certi che monsignor Pascarella saprà fare bene come ha sempre fatto».

La Congregazione delle Piccole Missionarie Eucaristiche nasce nel quartiere operaio di Bagnoli nel 1928 grazie alla venerabile madre Ilia Corsaro. «Noi suore abbiamo un legame speciale con Ischia – racconta la Superiora Generale, suor Patrizia Coppola – dove per tanti anni abbiamo avuto una presenza nella parrocchia di San Ciro con attività pastorale e la gestione della scuola dell’Infanzia. Abbiamo lasciato l’isola con nostalgia e ogni tanto vi svolgiamo puntate missionarie continuando un legame spirituale. Alla vigilia di Pentecoste la bella notizia.

Da parte nostra meraviglia, gioia per gli ischitani e impegno di preghiera per il nostro vescovo». Per la Diocesi di Pozzuoli questo è un anno che ha una valenza storica. Lo scorso novembre papa Francesco ha firmato il decreto per la canonizzazione del beato Giustino Maria Russolillo (1891-1955), sacerdote della diocesi nato e vissuto nel popoloso quartiere di Pianura e fondatore della Società Divine Vocazioni, ora presente in tutto il mondo.

Convegno Caritas Diocesana di Pozzuoli

Questa la dichiarazione di padre Ciro Sarnataro, Vicario Generale dei Vocazionisti: «La canonizzazione è un evento che riguarda la Chiesa universale, per cui don Giustino, la sua vita, la sua spiritualità, il suo carisma, diventerà un patrimonio di tutti. Tutto ciò che riguarda don Giustino è importante per la diocesi di Pozzuoli, lo sarà anche per il territorio di Ischia, dove il beato è già conosciuto. I Vocazionisti hanno accolto con gioia questa nomina».

Suor Chiara Stella Vitale è la madre superiore della Vocazioniste di cui quest’anno si sta celebrando il primo centenario della fondazione: «Una grande gioia per noi suore Vocazioniste, perché è un riconoscimento da parte della Chiesa, pur assicurandoci di intensificare la preghiera per lui che ne assume la responsabilità». Ad oggi si attende solo la data per la celebrazione della canonizzazione di don Giustino. La pandemia ha rimandato la decisione.

A cura di Ciro Biondi

Condividi su:

Facebook
WhatsApp
Email
Stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*
*

su Kaire

Articoli correlati

Non disprezzo, ma custodia fraterna

Alcune indicazioni per la cura pastorale dell’esperienza spirituale di Zaro  Come affermato nella Lettera Pastorale dell’8 settembre 2023, il “fenomeno Zaro” si presenta come una realtà che ha portato «alla decisione unanime

Pellegrini di speranza

Messaggio per la 36ª giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei – 17 gennaio 2025 Un nuovo senso delle cose In un campo di concentramento