L’Associazione di volontariato della quale vi abbiamo parlato di recente nelle pagine del Kaire chiede aiuto
Carissimi lettori del Kaire, grazie a questo settimanale diocesano avete avuto modo, negli ultimi mesi, di conoscere il nostro gruppo di volontariato e la nostra attività. Siamo insieme da circa tre anni, anni intensi, durante i quali la nostra coesione si è fortificata e i nostri interventi si sono moltiplicati. Siamo nati grazie alla forte volontà di un terziario francescano secolare della nostra isola, che ha notato le condizioni nelle quali vivevano alcune persone, quelli che noi chiamiamo “barboni”, e, dopo che uno di loro per la disperazione aveva tentato il suicidio, in accordo con padre Nunzio dell’ordine Frati Minori – allora presente sulla nostra isola – e con l’aiuto di alcuni giovani della Caritas diocesana, nel giorno di santa Elisabetta, ha deciso di dare vita a un gruppo che andasse in soccorso degli emarginati e dimenticati. Inizialmente il gruppo si chiamava Gli Angeli delle Case, proprio perché i nostri interventi erano nelle case delle persone bisognose. Ora agiamo un po’ ovunque, dove vediamo la necessità.
Non amiamo farci pubblicità, tutto quello che facciamo lo facciamo per amore di Cristo, andiamo in aiuto, come Lui ci ha insegnato, dei più bisognosi e abbandonati, scoviamo anche coloro che, per vergogna e solitudine, si nascondono, quelli che nessuno conosce. Sono persone sole, sepolte in casa, che non hanno nessuno che li aiuti e spesso non sanno neppure come e a chi chiedere aiuto. Sono anziani, isolani o stranieri, o ammalati, in poche parole persone in difficoltà. Noi li raggiungiamo, diamo loro aiuto in tutto quello che serve loro per stare meglio, cose semplici, come liberarsi della spazzatura, pulire il pavimento, fare una riparazione.
Sappiamo bene che c’è una forte rete di assistenza sul territorio della Diocesi che procura a molti aiuto alimentare e anche assistenza medica. Ma a volte non basta. Non si tratta di fornire solo cibo. Molti hanno bisogno di aiuto in casa, per tenere puliti gli alloggi, per buttare via vecchi oggetti, elettrodomestici guasti, sostituire un frigo non più funzionante, tenere in ordine e puliti armadi e indumenti; a volte le loro case hanno bisogno di essere biancheggiate o i mobili di essere sostituiti, magari serve un televisore nuovo, una lavatrice funzionante, o magari stoviglie nuove. Spesso incontriamo famiglie giovani con scarsi mezzi economici, che faticano anche ad acquistare un passeggino per i loro bambini, o famiglie che non riescono a trovare attrezzature per anziani ammalati, letti ospedalieri, carrozzelle, deambulatori, stampelle.
Come vi è stato raccontato attraverso le pagine del Kaire in questi ultimi mesi, abbiamo anche voluto portare a queste persone conforto in quei momenti dell’anno, Natale e Pasqua, quando la solitudine fa sentire più forte la sua morsa, organizzando per tutti loro al ristorante il pranzo di Natale, la distribuzione di uova di cioccolato per la Pasqua, con dolci e regali, aiutandoci con una raccolta di biglietti con estrazione di premi offerti da commercianti che ci danno spesso una mano.
Facciamo tutto questo con gioia e lo facciamo nel nascondimento, senza battere la grancassa. Riceviamo in cambio i loro sorrisi, preziosi ed indimenticabili che ci ripagano della fatica e del tempo impiegato.
Il lavoro però è tanto e noi siamo pochi. Per questo oggi siamo noi a chiedere aiuto, aiutateci ad aiutare, date una mano anche voi, anche solo diffondendo questo messaggio.
Abbiamo bisogno di aiuto, abbiamo bisogno che la voce giunga a più persone possibile, affinché avvenga il contagio della carità, perché, se siamo in tanti, tanta sarà la carità che potremo donare.
Ringraziamo il Kaire per averci ospitato ancora, anche per fare questo appello, e speriamo di ricevere riscontro, perché, lo sapete bene: fare del bene fa bene. Grazie a tutti.
Gli Angeli della Carità