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La profezia necessaria della Vita consacrata

VII Meeting regionale

Sabato 1° giugno 2024 presso la Sala Luisa Trapani del Santuario della Madonna di Pompei si è svolto il VII Meeting della Vita consacrata promosso da CISMI, USMI, CIIS e Ordo virginum.

Quest’anno come relatore ha partecipato don Luigi Maria Epicoco – presbitero, teologo e filosofo – che con la sua buona preparazione e abituale simpatia ci ha aiutato a riflettere.

Egli ci ha detto: “La crisi è sintomo che siamo vivi, è sintomo della nostra vitalità. Se siamo in crisi non è per i numeri né per l’organizzazione. Il problema è un problema di fede. Se il Signore tornasse troverebbe fede?”

La cosa più importante è il nostro rapporto con Cristo.

“Il nostro apostolato – ha proseguito don Epicoco – potrebbe voler riempire il nostro vuoto per non farci la domanda: Gesù è al centro della mia vita?”

«Vi riconosceranno da come vi amerete» (Gv 13,35). “Chi ci guarda vede persone che si amano spontaneamente? Siamo ancora di Cristo? È un problema di identità. Abbiamo perso il nostro splendore, luce, profezia. Solo dove c’è amore lì Dio è visibile. La nostra vita non dipende dalle cose che facciamo, ma dall’amore che mettiamo nel fare le cose. Il vero apostolato è amare ciò che si fa. Il Signore ci chiede non la perfezione, ma la perfezione dell’amore. Ci chiede di dare un bicchiere d’acqua con amore, non ci chiede di costruire l’impossibile.”

«Cercate prima il Regno dei cieli, tutto il resto vi verrà dato in sovrappiù. (Mt 6,33)»

“Amo il prossimo? Non la prossima comunità, ma il mio prossimo. Siamo nati con la vocazione di amare, ma ci è difficile amare. Il Signore ci ha fatti capaci, ma dopo il peccato originale si è rotta quella capacità. Il Signore è venuto per ripristinarla. Inizialmente Adamo ed Eva si fidano. Dopo il peccato la prima reazione è nascondersi. Si è rotta la fiducia originaria. Cercano conferme. Se fossi sicuro dell’amore dei miei genitori, non starei continuamente a cercare conferme. Se chi deve non mi dà conferme, poi vado in crisi. E di fatto i bambini amati hanno una luce diversa. Tutti siamo chiamati ma tutti dobbiamo sanare le ferite. Tu incontri la redenzione quando scopri che Dio è Padre.

Una persona che non si sente amata, non si sente a suo agio. E quindi Adamo ed Eva devono vestirsi. Quando non ti accetti, non accetti gli altri. La vita con gli altri tira fuori tutto quello che abbiamo nascosto sotto il tappeto. Il problema non è sopportarci, ma è capire che è una grazia. Questo vuol dire che dobbiamo sopportare tutti gli abusi? NO! Grazia è quando dici a te stessa, a te stesso: io sono nelle tue mani, mia superiora o mio superiore, NON perché tu hai potere su di me, ma perché Dio mi ha affidato a te. La nostra vita è nelle mani di Dio, non nelle mani degli uomini. Sto soffrendo ma sono sempre libera, sono sempre libero. È una menzogna invece dire: io non sono felice ed è colpa di quella o di quello. Vi sentite invece amati da Dio? La preghiera è efficace perché permettiamo a Dio di amarci. Se tu non sei felice non stai dando gloria a Dio. Lui vuole da te che tu sia nella gioia, che tu ti senta amata. Ci sentiamo perdonati da Dio? Se una cosa non l’affronti cambia vestito. Dal vangelo comprendiamo che Gesù ha una libertà interiore: «Nessuno mi toglie la vita, sono Io che la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo» (Gv 10,18).  La vita non dipende dalle circostanze. Se manca l’amore stiamo male dovunque. Se non ti lasci amare da Dio, non ami né Dio né il prossimo.

Non impediamo al Vangelo di cambiare il nostro sguardo! L’amore di Dio è un’esperienza e dobbiamo re-imparare la vita spirituale, cioè la relazione personale che Gesù costruisce con ciascuno di noi.

Per questo sono necessarie le guide spirituali. Una buona guida spirituale è uno o una che c’è passata. Non si propone. Se questa guida suscita in noi i doni dello Spirito Santo allora è una buona guida. Lo Spirito Santo non usa mai il senso di colpa. È poi quando rinunci a tutto che si manifesta la Volontà di Dio. È quando si presenta Gesù crocifisso che viene la Salvezza.”

Don Luigi Maria Epicoco ci ha detto tante altre cose belle e interessanti: è veramente un fratello sapiente che porta con sé la sua lampada accesa e anche la riserva d’olio. Che il Signore lo benedica sovrabbondantemente e lo conservi in salute per tanto! Il Meeting è proseguito con la S. Messa e gli ulteriori appuntamenti pomeridiani.

di Angela Di Scala

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