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I giovani della comunità parrocchiale Sant’Artema impegnati nel PalaTrincone a Monterusciello

Dopo la scossa più forte di lunedì 20 maggio (Md 4.4), nei Comuni dei Campi Flegrei (in particolare Pozzuoli e Bacoli) si stanno predisponendo centri di accoglienza, destinati sia alle persone che hanno paura, considerando la ripresa dello sciame sismico, che alle famiglie che sono state allontanate dalle loro abitazioni in via precauzionale, per lesioni negli edifici.

Sono oltre 40 nuclei familiari di 37 fabbricati delle zone di Via Pergolesi, Via Artiaco, Via Diano, Via Matteotti, Via Dante Alighieri, Via Vecchia San Gennaro. Alcune famiglie sono state ospitate da parenti, altre accolte nel PalaTrincone a Monterusciello.

Prevista una ordinanza comunale che consentirà alle famiglie sgomberate di essere ospitate in strutture alberghiere. Intanto, nel palazzetto dello sport sono state accolte 80 persone, dove sono state montate brandine e vengono offerti pranzi. Attivata anche una navetta da e per Monterusciello (la sera, dalle ore 19).

Il vescovo di Pozzuoli e di Ischia, don Carlo Villano, ha accompagnato gli operatori della chiesa Sant’Artema martire di Monterusciello, guidati dal parroco don Elio Santaniello, per portare da subito aiuti alimentari e generi di prima necessità, in sinergia con le unità di protezione civile regionale e comunale. Particolarmente impegnati i giovani della comunità parrocchiale. Diverse persone hanno chiesto anche conforto spirituale, il parroco ha confessato alcuni anziani. La tensione e la paura tra gli sfollati è forte. Significativo, infatti, anche l’impegno degli psicologi dell’emergenza, attivati dalla protezione civile regionale, e in costante confronto con l’Ordine degli Psicologi della Campania, guidato dal presidente Armando Cozzuto. Presenti nelle aree di accoglienza e nel PalaTrincone.

di Carlo Lettieri

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