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Una scelta che riguarda il futuro

Elezioni per il Parlamento europeo

Usa il tuo voto: è lo slogan adottato dal Parlamento europeo per invitare i cittadini dei 27 Paesi membri dell’Ue a partecipare alle elezioni del 6-9 giugno (in Italia si voterà sabato 8 e domenica 9). Perché partecipare alle elezioni significa utilizzare il proprio voto per decidere. Ma decidere cosa? Prima di tutto stabilire chi mi rappresenterà nel Parlamento europeo, chi saranno, cioè, i deputati che assumeranno decisioni importanti anche nel mio nome.

Allo stesso tempo si tratta di compiere una scelta che riguarda le priorità e le soluzioni politiche più vicine al proprio pensiero.

L’Unione europea è diventata fondamentale per le nostre vite e se qualcuno non se ne fosse accorto 5 anni fa, probabilmente lo ha appreso con il tempo. Quando, ad esempio, ha visto come l’Unione europea abbia affrontato la Brexit; oppure come abbia lavorato per contrastare la pandemia Covid-19; quando ha visto in azione l’Unione nel creare unità intorno all’Ucraina aggredita dalla Russia. Ci si è progressivamente resi conto che l’Unione europea gioca ormai un ruolo fondamentale nelle nostre vite.

La comunicazione istituzionale, con lo slogan “Use your vote” deve raggiungere milioni e milioni di cittadini.

Occorre arrivare a parlare a 370 milioni di persone che godono del diritto di voto per il rinnovo dell’Europarlamento. E questo, ovviamente, è molto difficile.

Per questo è necessario il sostegno dei media.

I media con il loro lavoro possono informare sulla politica europea e anche segnalare l’importanza delle stesse elezioni europee.

La disinformazione è un vero problema, l’abbiamo visto in questi ultimi anni anche nei processi elettorali nazionali in diversi Paesi. La circolazione della disinformazione, delle fake news, delle bugie tramite i social media ha avuto conseguenze dal punto di vista politico.

Se c’è una parte della società che probabilmente subirà le conseguenze, positive o negative, di questo voto e di tali decisioni, questi sono i giovani, soprattutto i più giovani, quelli che voteranno per la prima volta.

Giovani che sono anche la parte di popolazione “più europea”, perché sono nati in un ambiente europeo, dove tutto ciò che è “europeo” è “normale”.

Ma occorre rendersi conto che quello di cui disponiamo oggi, anche grazie all’Unione europea, non sappiamo se lo avremo ancora fra 5 o 10 anni.

Basta vedere quello che è successo nel Regno Unito dopo la Brexit, dove i giovani britannici non hanno più quei vantaggi e quelle opportunità su cui voi, giovani europei, potete contare. Dunque, sì, le elezioni europee sono importanti e, probabilmente, sono allo stesso livello di un’elezione nazionale.

di Franco Maresca

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