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Gesù è davvero risorto!

È PASQUA! IL SIGNORE È RISORTO! ALLELUIA! Cari bambini, le campane di tutto il mondo suonano a festa e anche noi siamo pieni di gioia! Il Vangelo di questo giorno ci dice che anche Maria Maddalena, Pietro e Giovanni vivono il giorno più bello della loro vita anche se non ne se rendono subito conto! Perché? Cosa è accaduto? Sarà proprio l’Evangelista Giovanni, che era presente, a spiegarcelo: “Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.”.

Cari bambini in questo passo del Vangelo leggiamo del “discepolo che Gesù amava”: chi era? Era proprio l’Evangelista Giovanni. Sono tanti i motivi per cui scriveva così di sé stesso, ma il più importante è quello di aiutarci a identificarci con lui. Cosa significa? Che quando l’Evangelista Giovanni ha scritto il Vangelo, ispirato dallo Spirito Santo, ha sicuramente pensato alle persone che erano destinate a leggerlo e ha voluto che capissero che tutti noi siamo il discepolo che Gesù ama. E allora proviamo a metterci al posto di Giovanni rivivendo quello che lui ha vissuto con Gesù: era un ragazzo poco più grande di voi e il più giovane dei discepoli; il suo cuore e il suo aspetto erano ancora quelli di un fanciullo, però è stato il primo ad incontrare Gesù seguendolo dopo che Giovanni il Battista glielo aveva detto. Quindi Giovanni cresce con Gesù durante i tre anni trascorsi insieme. In quel tempo lo conosce profondamente, lo ascolta, gli crede, anche se non capisce bene tutto quello che dice, vede tutti i miracoli che ha compiuto e, soprattutto, gli vuole bene, tanto bene perché sa che Gesù è il primo ad amarlo teneramente. Giovanni resta con Lui sotto la croce assieme a Maria e soffre la morte di Gesù, ma ora, quando tutto sembra finito, gli dicono che Gesù non è più nel sepolcro.

In questa situazione, cosa fareste voi, bambini? Giovanni, come Pietro, non può far altro che correre e correre sempre più forte per arrivare il prima possibile là, dove tutto sembrava finito ed invece era diventato l’inizio di tutto: della nostra salvezza! Al sepolcro, Giovanni assieme a Pietro, vede la pietra rotolata e scopre che le bende usate per fasciare Gesù, ora, erano ben piegate da una parte. All’improvviso, lui e Pietro, rivivono tutto quello che era successo, ricordano e capiscono tutto quello che aveva detto loro Gesù: “…dopo tre giorni risorgerò…”. Questo è quello che accade a noi oggi, bambini: Gesù è davvero risorto!! La Pasqua, cari bambini, non è “solo” ricordare la Risurrezione del Signore, ma è, soprattutto, riviverla di persona! Noi siamo come Maria Maddalena, Pietro e Giovanni: siamo davvero i testimoni di questo evento meraviglioso! Perché Gesù, risorgendo, ha sconfitto la morte e con lei si è portato dietro anche tutti i nostri peccati, dandoci la possibilità di cancellarli liberandoci da loro, e di diventare, così, veramente figli di Dio, proprio come Lui! Per questo siamo tutti fratelli e, per questo, la nostra gioia deve essere grande! E la gioia, cari bambini, ha un grande pregio: arriva ovunque e corre, corre veloce come Giovanni e anche di più, se noi lo vogliamo! Perché la gioia è ovunque, soprattutto in questo giorno! E allora, cari bambini, impegniamoci a tenerla viva proprio come farebbe Giovanni: corriamo in ogni dove a gridare a tutti “Buona Pasqua! Gesù è davvero risorto!”.

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