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Bentrovati, bambini! In questa settimana abbiamo pensato molto a voi, sapete? Sì, proprio a voi bambini! Vi state chiedendo come mai? Beh, probabilmente vi sarete accorti che in quest’ultimo anno sono accaduti diversi fatti che non avevamo mai affrontato prima. Questi eventi riguardano il cambiamento climatico, ma non solo, anche l’inizio di un’altra guerra preoccupante, lo spreco delle risorse del mondo e tanti altri fatti che ci fanno chiedere se l’uomo imparerà mai dai propri errori e soprattutto quale mondo lasceremo a voi. Sì, proprio a voi che siete il futuro e la più bella speranza del domani. Ma proprio mentre questi pensieri ci occupavano la mente, è intervenuto Gesù.

Sì, bambini, il parlare di Gesù non è diretto come quando era in questo mondo, ma continua incessante nel tempo attraverso mezzi sempre diversi: una persona amica, un sacerdote… ma soprattutto, il Vangelo. Ed è proprio il Vangelo di Luca di domenica 13 novembre, che ha risposto alle nostre preoccupazioni.

Ascoltiamolo bene: “In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine». Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo. Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita»”.

Cari bambini, probabilmente vi starete chiedendo quale sia la risposta alle nostre preoccupazioni visto quanto è duro questo Vangelo, vero? Beh, forse voi non la vedete, ma la risposta di Gesù a tutte le brutture di questo mondo sta in una parolina sola: ma. Vedete, bambini, ai tempi di Gesù, come ai nostri, l’uomo è così curioso di sapere e conoscere il futuro senza rendersi conto che quel futuro che vuole conoscere, per la maggior parte, dipende dal suo comportamento.

Quindi Gesù non dice ai suoi apostoli quando accadranno tutte queste cose perché, probabilmente nel suo cuore spera che non accadano e ci sia una conversione da parte degli uomini e, soprattutto, vuole che loro, e noi, abbiamo fede in Lui e nel fatto che non ci lascerà mai soli. Perché il futuro non è una cosa già scritta, come alcuni vogliono farci credere, ma è il tempo che la misericordia di Dio ci concede e che dipende, soprattutto, da come noi ci comportiamo: quindi il futuro è mutevole e nessuno, tranne Dio, lo conosce.

Per questo Gesù aiuta i discepoli e anche noi, dicendoci chiaramente di non farci ingannare dalle voci di coloro che ci vogliono far credere che ormai tutto sta per finire, perché non lo possono sapere. E soprattutto, dice a noi, suoi amici, che non dobbiamo temere nulla se, con coraggio e fede, continuiamo a volergli bene e a seguire i suoi insegnamenti. Quindi bambini, impegniamoci nel presente, speriamo nel domani e affidiamoci con tutto il cuore a Dio perché, tutto potrebbe accadere: anche il cielo potrebbe capovolgersi, MA nemmeno un nostro capello verrebbe perduto perché Dio ci ama e ci protegge e ci dona la speranza del domani dicendoci: “con la vostra perseveranza salverete la vostra vita…”

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