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L’importanza del gioco di squadra

Conferenza stampa a conclusione della campagna di prevenzione #AttentiAlleTruffe

Si è svolta giovedì 26 agosto scorso presso il Centro Papa Francesco la conferenza stampa conclusiva della campagna di sensibilizzazione #AttentiAlleTruffe contro le truffe rivolta agli anziani e alle fasce deboli del nostro territorio che ha visto protagonisti, oltre alle forze dell’ordine, i volontari della Caritas diocesana e la cooperativa Arkè, con la collaborazione dei sindaci di alcuni comuni isolani, che hanno voluto far sentire anche la loro presenza solidale, in questa iniziativa estiva. Iniziativa che nasce dalla intuizione del Vicequestore del Commissariato della Polizia di Stato, dottoressa Maria Antonietta Ferrara, di fronte al sempre crescente numero di denunce di truffe arrivate di recente al suo ufficio da parte di anziani. La dottoressa Ferrara ha dichiarato: “Siamo qui per la gente e dobbiamo fare la nostra parte, anche facendo sacrifici, nonostante il caldo e nonostante il lavoro della Polizia sia già intenso nel mese di agosto a causa della elevata affluenza di turisti sul territorio isolano”.

È scattata così per suo volere una meritevole operazione, che ha avuto senza dubbio successo, poiché – ha continuato la dottoressa Ferrara – sono tanti i ringraziamenti arrivati e anche tante le dichiarazioni di chi, grazie alle informazioni ricevute nelle piazze e nelle strade, è stato in grado di difendersi in modo autonomo.

Moderatrice dell’incontro è stata Marianna Sasso, direttrice dell’Ufficio per la Pastorale Sociale diocesana, che ha accolto i numerosi partecipanti in quello che lei stessa ha definito “simbolo della carità e della prossimità ai più deboli”, il Centro Papa Francesco, sede della Caritas diocesana e di tante iniziative in aiuto delle persone in difficoltà.

Nel suo intervento la dottoressa Ferrara ha voluto sottolineare quanto l’iniziativa sia stata utile per aprire una pista operativa, anche in previsione di futuri interventi analoghi, ma pure per iniziare un proficuo dialogo con le persone, che va inteso a doppio senso, non solo perché le persone possono essere invogliate a vedere nelle forze dell’ordine preziosi alleati di cui fidarsi, ma soprattutto perché dalla gente si può apprendere tanto: “Le persone truffate sono state una risorsa, ci hanno svelato tanti e inaspettati trucchi adoperati per estorcere denaro. Essere tra la gente, capire che le persone si sentivano protette dalla nostra presenza è stata la migliore ricompensa che potessimo avere”.

All’incontro erano presenti e sono intervenuti Francesco Del Deo, sindaco del Comune di Forio, Giacomo Pascale, sindaco del Comune di Lacco Ameno, Nunzia Piro, presidente del Consiglio Comunale del Comune di Casamicciola Terme, Ciro Ferrandino, assessore alle politiche sociali del Comune di Ischia.

Erano inoltre presenti i rappresentanti della Caritas Diocesana, la coordinatrice Luisa Pilato, Mario Di Sapia ed Erica Buono, Paola Mazzella, coordinatrice dell’Ufficio di Piano Ambito sociale N13, le assistenti sociali dei vari comuni isolani, rappresentanze del mondo del Terzo Settore, oltre alle testate giornalistiche Nuvola Tv, Teleischia, Il Dispari, il Golfo e il Kaire.

Il sindaco Francesco Del Deo ha voluto ringraziare tutti i partecipanti alla campagna sottolineando quanto essa sia stata provvidenziale in quanto ha contributo a rendere più sereno e sicuro il clima di un territorio che quest’anno sta vivendo una stagione turistica particolarmente ricca, con un grande affluenza di villeggianti, dopo un 2019 non proprio florido ed un nefasto 2020 a causa della pandemia. Gli anziani sono l’anello debole della nostra società – ha detto – e sono facilmente raggirabili, inoltre difficilmente denunciano la truffa subita per la vergogna che essa genera, pertanto essi rappresentano una categoria da difendere in modo speciale.

È in progetto l’istituzione di un numero verde per venire loro in aiuto. Sulla stessa linea l’intervento del sindaco Giacomo Pascale, che ha sottolineato quanto ormai la nostra isola non sia più, come fino a qualche decennio fa, una oasi di pace dove alcuni atti criminosi non riuscivano ad attecchire. Oggi è quanto mai necessario però – ha sottolineato – che ci sia collaborazione da parte di tutti, è importante che lo Stato, attraverso le forze dell’ordine, faccia sentire il proprio appoggio, ma anche tutti i cittadini allo stesso modo. Bisogna remare tutti insieme nella stessa direzione – ha proseguito – affinché il nostro paese possa offrire un sereno soggiorno ai turisti e una qualità di vita migliore ai cittadini più deboli.

A tal proposito ricordiamo l’intervento di Gaetano Di Meglio, direttore del Dispari, che ha sottolineato quanto sia importante essere vicini ai propri anziani, accudirli in famiglia, dando loro appoggio e informazioni, così come è successo per la campagna di prevenzione, evitando che vili truffatori possano intrufolarsi nelle loro vite, spesso fatte di tanta solitudine e abbandono.

Nunzia Piro ha messo in luce nel suo intervento un aspetto rilevante: se è vero, come molti hanno sottolineato, che i truffatori non sono isolani, ma provenienti dalla terraferma, e anche vero che nessuna truffa può essere messa in atto senza un appoggio locale. Se l’organizzazione malavitosa è extra isolana, essa mostra tuttavia di essere a conoscenza di particolari della vita privata delle vittime che lasciano molti dubbi sulla possibilità che sia il caso a guidare l’operato dei truffatori. Sembra ovvio – ha proseguito la Piro – che ci sia qualche gancio locale e anche in questa direzione devono andare i sforzi investigativi dei tutori dell’ordine pubblico.

Nunzia Piro ha inoltre sottolineato quanto sia necessario non fermarsi al singolo evento, alla singola campagna di prevenzione, per quanto lodevole, ma piuttosto, sulla scia di quanto l’intuizione della dottoressa Ferraro ha lasciato emergere, attivare un processo che porti ad una maggiore vicinanza e supporto ad anziani e persone deboli, attraverso l’elaborazione di un progetto comune su tutto il territorio isolano.

Ha concluso la conferenza Luisa Pilato coordinatrice della Caritas diocesana, ma anche rappresentante della Cooperativa Archè, che ha voluto sottolineare l’importanza di quello che ha definito “gioco di squadra” o “sinergia”. È la chiave di volta dell’agire della Caritas diocesana, dove tutti collaborano, ognuno con i propri talenti, un intervento complesso, ma fruttuoso, un gioco per il quale ormai la Caritas diocesana è ben allenata, fin dal terremoto del 2017, dove proprio la Caritas con i suoi volontari si trovò ad agire da plancia di comando, per coordinare tutte le forze in campo; si è arrivati poi all’emergenza da pandemia da Covid19, dove proprio la rete di assistenza generata dal terremoto ha di nuovo dimostrato la su efficacia.

Efficacia che deriva dalla capillarità di tale rete, che cammina attraverso le parrocchie, le associazioni, il volontariato, antenne – ha detto Luisa Pilato – dislocate su tutto il territorio, che arrivano sempre dove c’è bisogno. “Coordinare a volte rallenta l’azione, ma questa arriva più lontano. Questa esperienza ci conferma che la rete territoriale, che è una forza trasversale molto potente, è la formula vincente nella azione di prossimità alle fasce più deboli che è l’obiettivo che intendiamo raggiungere- sappiamo che la povertà non è solo materiale, ma anche relazionale, è mancanza di capacità di confrontarsi e fidarsi degli altri. È bello concludere insieme questa esperienza, che ci lascia importanti spunti che ci consentiranno in futuro di continuare a costruire e strutturare servizi sempre più utili ed efficienti”. Non è mancata infine nelle parole di Luisa Pilato una nota di commozione nel ricordare l’inaspettata tenerezza con la quale i poliziotti, sotto il sole cocente, hanno saputo avvicinarsi agli anziani in tutti i luoghi dove la campagna di prevenzione è potuta arrivare.

Quanto questo sia vero lo ha sottolineato anche uno dei poliziotti che ha partecipato all’iniziativa che è intervenuto per confermare come ad una iniziale diffidenza, sua e di alcuni colleghi, rispetto ad una iniziativa che rappresentava un innegabile peso lavorativo, si sia sostituita, una volta tra la gente, una grande soddisfazione nel vedere il riscontro del proprio operato non solo nel gran numero di denunce di truffe seguite alla campagna di prevenzione, ma anche nei numerosi e calorosi ringraziamenti arrivati a tutti loro. La carità non avrà mai fine.

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