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Le grandi opportunità dell’Intelligenza Artificiale

Il Centro Studi Isola d’Ischia esplora il futuro dell’IA

Presso la Biblioteca Antoniana, mercoledì 10 aprile, il Centro Studi Isola d’Ischia ha tenuto un evento informativo sull’Intelligenza Artificiale. Dietro le quinte di un evento che ha suscitato desiderio di conoscenza.

Il Centro Studi Isola d’Ischia, la più antica Associazione di promozione sociale dell’isola, fa rivivere con i suoi eventi il nostro passato culturale con testimonianze su illustri personaggi isolani, ma è anche capace di volgere lo sguardo verso il futuro.

Ha voluto così dedicare un incontro all’Intelligenza Artificiale, questo nuovo strumento che ogni giorno prende sempre più piede nelle nostre vite, e con il quale occorre avere una grande consapevolezza culturale per farlo divenire un valido alleato.

Proprio dal desiderio di conoscenza del Dott. Francesco Mattera, Presidente del Centro Studi (CSII) è nata l’idea, durante una chiacchierata nel mese di gennaio, di costruire un evento per fare un po’ di luce sulle tantissime domande che circondano l’IA. Per usare un termine strettamente legato all’argomento, le domande del Dott. Mattera sono state il prompt che ha avviato la macchina organizzativa.

Mettere insieme i pezzi di un mosaico così grande è stato un compito arduo e tante volte mi sono trovato nella situazione di decidere se includere o escludere un particolare dettaglio o argomento per evitare il timore di usare termini come Teraplops o Petabyte.

Per fortuna ho incontrato due compagni di viaggio in Antonello De Rosa e Pietro “Cenzino” Di Meglio che, come me, sono in contatto quotidianamente con l’IA nelle loro attività, cogliendone gli aspetti più significativi.

Insieme a loro è stato più facile rivelare quelle che sono le grandi opportunità dell’Intelligenza Artificiale e quali sono i fattori di rischio da tenere in considerazione nei rispettivi settori lavorativi.

L’aspettativa nelle persone ha incominciato a salire, specialmente quando è stata fissata la data del convegno. Chi mi conosce ha iniziato a contattarmi per sapere di cosa avremmo parlato, se avremmo dato tutte le spiegazioni (ma proprio tutte) e se era un evento a favore o contro l’IA. Rimanere “abbottonato” per uno che vive circondato dalla tecnologia è stato un tormento, non volevo anticipare troppo sull’evento.

Tra la stesura di una scaletta e la preparazione della presentazione multimediale ci ritroviamo con più di 110 slides da proiettare e oltre 10 minuti di file audio da ascoltare, ce la faremo nei tempi?

E finalmente siamo in Biblioteca: mentre sono ancora alle prese con gli ultimi dettagli tecnici insieme ai miei colleghi, sento una voce che dice: “partiamo!” alzo la testa e mi ritrovo la sala piena e già pronta ad ascoltare.

Ma non basta: durate il discorso introduttivo del Presidente, la Dott.ssa Annicelli, direttrice della Biblioteca Antoniana, porta altre sedie per far accomodare i nuovi arrivati.

Vedo sui volti del pubblico curiosità, scetticismo, entusiasmo, ma anche desiderio di informazioni e conoscenza per chiarire dubbi.

Partiamo con una introduzione che mi ero premurosamente scritta, ma completamente abbondonata dopo pochi secondi di discorso, salvo tirar fuori l’esempio della forchetta e passare ad argomenti di attualità, confronti tra l’umanità e la macchina, la percezione che la collettività in generale ha dell’IA, e da quanto tempo la stiamo utilizzando senza considerarla come tale.

Do la parola ad Antonello De Rosa che ci illustra e ci stupisce con quello che sta accadendo nel mondo dell’informazione grazie all’IA. Il suo intervento sottolinea come è importante avere un approccio riflessivo e consapevole con il mondo dei media.

Tocca con ironia la sfida dei deepfake, ricordandoci come è facile per qualcuno con poca etica diffondere notizie e immagini tali da confondere le idee alla popolazione.

Al tempo stesso però mette in evidenza quelli che sono per un giornalista i vantaggi derivanti dall’uso consapevole dell’IA, e come, grazie a questo prezioso strumento, oggi un professionista dell’informazione può esimersi dal lavoro ripetitivo per dedicarsi a maggiori approfondimenti e ricerche.

Infine gli audio trasmessi da Pietro “Cenzino” Di Meglio lasciano il pubblico stupito e divertito. In questo intervento si percepisce tutta la potenza di questo strumento in mani abili come quelle del Podcaster. Invece del solito ringraziamento che pongo ad ogni fine presentazione, si apre un dibattito con il pubblico che abbraccia politica, economia, turismo, lavoro, scuola.

Non mi sarei mai aspettato un tale coinvolgimento da parte dei presenti, ma infine era proprio questo che desideravo, insieme a chi ha organizzato con me questo evento: far aprire gli occhi su questa ulteriore opportunità di miglioramento che ci offre la tecnologia.

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