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Come prevenire la proliferazione delle fake news

Nel messaggio per la 58.ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, Papa Francesco ha posto in evidenza una sfida cruciale: l’inquinamento cognitivo, alla luce dello sviluppo e dell’uso dell’intelligenza artificiale. Questo fenomeno riguarda la qualità delle informazioni che circolano attraverso le piattaforme digitali, in particolare sui social media. Ma cosa significa esattamente “inquinamento cognitivo”?

L’inquinamento cognitivo si manifesta quando la nostra mente viene sovraccaricata da una quantità eccessiva di informazioni, spesso di scarsa qualità. Questo può avere effetti negativi sulla nostra salute mentale, sulla capacità di concentrazione e persino sulle nostre relazioni sociali. Ma perché tutto ciò si collega all’intelligenza artificiale?

L’intelligenza artificiale è un alleato potente per la diffusione di notizie, ma può anche essere lo strumento inconsapevole per la proliferazione di notizie false (fake news). Gruppi malintenzionati utilizzano l’intelligenza artificiale per creare immagini e contenuti verosimili, confermando così le loro narrazioni distorte. Ad esempio, ricordiamo le immagini di Putin ai piedi di Xi, Trump in manette, Macron che corre tra i manifestanti e persinolo stesso Papa ritratto sulla neve con il piumino bianco. Queste immagini catturano la nostra attenzione, magari anche solo per divertire, ma di base distorcendo la percezione della realtà.

Come possiamo difenderci dall’inquinamento cognitivo nel nostro quotidiano? Ecco alcuni semplici passi fondamentali:

  1. Verifichiamo la fonte: Prima di condividere una notizia, verifichiamo la sua provenienza. Proprio come i giornalisti attuano il Fact-checking, anche noi possiamo utilizzare strumenti come https://www.poynter.org/ifcn/ per verificare l’autenticità di una notizia.
  2. Confronta diverse fonti: Non fermiamoci alla prima notizia che incontriamo. Cerchiamo conferme in altre fonti di informazione. Più punti di vista ci aiuteranno a ottenere una visione più completa.
  3. Senso critico: Interroghiamo sempre ciò che leggiamo. Chiediamoci se ha senso e se è supportato da prove solide.
  4. Limitiamo la diffusione di notizie senza fondamento: Evitiamo di contribuire alla proliferazione di contenuti falsi. Condividiamo solo informazioni verificate.
  5. Anzi, riduciamo al minimo la diffusione delle notizie: sovrabbondanza è inquinamento, se una notizia non è veramente importante, non serve diffonderla.

Comprendere questa logica, ci aiuterà anche ad essere al fianco delle nuove generazioni che cresceranno insieme a questa tecnologia e sarà fondamentale per loro capirne gli effetti che può avere sulle loro vite.

In conclusione, l’intelligenza artificiale offre opportunità straordinarie, ma dobbiamo usarla con saggezza. Il nostro ruolo come comunicatori e consumatori di informazioni è cruciale. Dobbiamo essere consapevoli, critici e responsabili, contribuendo così a una comunicazione pienamente umana.

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