Incontro in Diocesi dei membri del Consiglio Pastorale Diocesano e dei referenti sinodali
Entra nel vivo la fase sapienziale dl Sinodo, con un incontro alla presenza del Vescovo Carlo Villano, occasione per lui per conoscere i membri del CPD, dell’Equipe sinodale e i referenti parrocchiali per il Sinodo. Una lunga giornata trascorsa insieme, domenica 3 dicembre scorso, per sperimentare in prima persona la vicinanza comunitaria e il dialogo sinodale, così come ci ha insegnato Papa Francesco, nel segno dell’Avvento appena iniziato. Ma anche un’occasione per rimettersi in marcia, dopo quanto successo esattamente un anno fa, quando la frana di Casamicciola non solo ha sconvolto i nostri cuori e portato dolore alle famiglie delle dodici vittime, ma ha scompigliato anche i piani pastorali e diocesani.
La riunione di domenica ci ha consentito quindi di rimetterci in marcia, di confrontarci e dialogare, con sincerità, sotto la guida del nuovo vescovo, che ha invitato tutti all’ascolto reciproco e ad essere sinceri l’uno verso l’altro. Lui per primo si è messo in ascolto paziente di quanto ogni componente dei vari gruppi che erano presenti di volta in volta raccontava: esperienze, speranze, necessità, emozioni, lamentazioni, ma anche proposte e suggerimenti. Dalla parrocchia di Portosalvo arrivano buone notizie sulla neonata Unità Pastorale, che vede le tre parrocchie del Porto unire le forze per camminare insieme, nell’organizzazione del catechismo e dei corsi prematrimoniali, ma anche in tante altre belle iniziative; dal mondo delle Confraternite, a guida foriana, spira un vento di rinnovamento, grazie alla spinta dei giovani, nuovi ingressi che richiedono attenzione e formazione; anche il mondo dei docenti di religione punta l’attenzione sui giovani, sulle loro sempre più pressanti problematiche e sulla necessità di andare loro incontro in modo concreto ed efficace; tra i Movimenti corre il pensiero sull’urgenza di proseguire il cammino sinodale che sembrava rallentare. Non va dimenticata la dimensione dell’accoglienza, si è ricordato, il flusso costante dei turisti impegna le parrocchie ad essere pronti a venire incontro alle esigenze dei viandanti, che a vario titolo e per diverse esigenze si affacciano in chiesa per avere ristoro. Infine è emersa anche la preoccupazione, lecita, che il richiamo alla corresponsabilità, spinta emergente del Sinodo, nasconda il pericolo di nuovi clericalismi.
Il Vescovo Carlo è poi intervenuto affermando la necessità di operare una sintesi tra posizioni diverse, ma questo – ha detto – può avvenire solo se si utilizza il metodo della “conversazione spirituale”, unica strada per arrivare correttamente ai giusti e necessari cambiamenti. Esso consiste nell’ascolto reciproco e nel reciproco rispetto, senza combattimenti per l’affermazione di una posizione rispetto all’altra, ascoltando le diverse posizioni e lasciando risuonare quanto l’altro ha da dire, finché, con la forza dello Spirito Santo, non emerge ciò che è buono e positivo. Nell’omelia pronunciata per la celebrazione eucaristica in Episcopio, il Vescovo ha anche sottolineato, in relazione alla tematica dell’ascolto, che:
«Come ci ricorda Papa Francesco, ascoltare significa a volte anche mettersi nella eventualità di essere feriti, se ascoltiamo racconti su cose che ci stanno a cuore – questo vale per tutti – sono i ‘nervi scoperti’ che ci fanno soffrire. Ma è sempre meglio parlare chiaro, a rischio di ferire, piuttosto che nascondere la verità. Questa è una premessa fondamentale, L’ascolto migliore è quello che facciamo con il cuore e questo significa non porsi in contrapposizione». Dopo la fase dell’ascolto, l’assemblea è stata divisa in gruppi che hanno avuto modo di discutere in merito ad alcune tematiche, in relazione alle piste di lavoro espresse nelle Linee Guida per la fase sapienziale: Educazione e scuola, Lavoro, turismo e cura del creato, Collaborazioni interparrocchiali, Fragilità. Al termine dei lavori l’assemblea si è di nuovo riunita per fare il punto sulle proposte emerse e gettare le basi per il proseguimento del percorso sinodale nel nostro territorio diocesano.
