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Venerdì 16 Giugno 2023, presso la Cattedrale di Santa Maria Assunta in Ischia Ponte, don Camillo D’Ambra ha celebrato la S. Messa nella Solennità del Sacro Cuore di Gesù.

Nel 1675 Gesù si fece vedere con il cuore in mano a S. Margherita Maria Alacoque, sua serva fedele, dicendole. “Ecco il cuore che ha tanto amato gli uomini e che purtroppo non riceve che ingratitudine, disprezzi e noncuranza. Almeno tu amami.”

Gesù chiese che si introducesse nella Chiesa una festa particolare per onorare il suo cuore e per riparare alle offese da Lui ricevute. Chiese che questa S. Messa si celebrasse il venerdì dopo l’Ottava del Corpus Domini.

«Noi avendo raccolto questa volontà di Gesù – ha affermato don Camillo – celebriamo oggi il suo Sacro Cuore: Cuore di Dio e cuore di uomo. Egli, infatti, è Dio e uomo insieme. Ha preso l’umanità su questa terra nel grembo immacolato di Maria. E ha unito la sua divinità dall’eternità a questa umanità che ha preso sulla terra.

Gesù ha voluto avere un cuore umano così come l’abbiamo noi. E quando Egli, già morto sulla croce, permise che il centurione romano – che per legge si doveva accertare della morte del condannato – con la punta della lancia ferisse il suo petto, dal suo Cuore uscirono le ultime gocce di sangue che gli erano rimaste, miste a siero. Sono i simboli dei sacramenti della Chiesa: nel sangue è simbolizzato il Sacramento dell’Eucaristia e nell’altro è simbolizzato il Sacramento del battesimo.

Noi quindi oggi contempliamo questo cuore trafitto di Gesù sulla croce, segno della sua carità immensa, che ha dato tutto se stesso per la redenzione degli uomini. Non ha esitato a soffrire tanto e ad essere disprezzato, umiliato, ucciso, e ha offerto al Padre celeste la sua persona umana come Agnello senza macchia per cancellare le nostre macchie, i nostri peccati, con l’Opera della redenzione che Egli ha compiuto sul Calvario.

Dobbiamo allora rivolgere lo sguardo a colui che abbiamo trafitto con la lancia del nostro peccato e dobbiamo quindi piangere i nostri peccati che sono stati causa della morte di Cristo sulla croce. Gesù è la Misericordia senza limiti che perdona ogni colpa. Egli desidera soltanto che noi ci riconosciamo per quello che siamo, cioè dei poveri peccatori, che purtroppo cadiamo ogni giorno nel peccato pur facendo tanti propositi di rimanere in Lui. E purtroppo trafiggendo di nuovo, nel nostro cuore, il cuore di Cristo. Per questo dobbiamo riparare a queste offese che noi facciamo a Lui.

Il peccato ferisce direttamente il Cuore di Dio e la riparazione al peccato commesso attira su di noi lo sguardo misericordioso del Signore, il quale non si vendica, non punisce quelli che si rendono conto di aver offeso Dio e gli chiedono umilmente perdono. Gesù concede il suo perdono con grande larghezza perché la sua Misericordia è senza limiti. E questo ci solleva dalla paura dei castighi perché abbiamo presso Dio Padre un Avvocato: Gesù. Egli come Dio perdona i peccati che facciamo contro di Lui, come uomo si mette tra noi e Dio. E fa da mediatore fra l’umanità peccatrice e Dio che viene offeso con il peccato. Quindi si mette dalla parte nostra perché si è fatto vero uomo; anche quando ha terminato l’Opera della redenzione ed è tornato in Cielo, là dove era dall’Eternità, e siede alla destra del Padre. Perché Gesù è sempre vero Dio! Ha portato nel Cielo, accanto al Padre, la nostra umanità.

Allora in questo giorno in cui vogliamo onorare il Cuore divino di Gesù, chiediamo a Lui che continui ad avere misericordia di tutta l’umanità, continui l’Opera della redenzione perché ogni anima possa essere trovata degna di essere salvata. Gesù è il Salvatore, è l’unico Salvatore. Egli ha salvato in potenza tutti quanti gli uomini, di tutti i mondi, di tutti i tempi. Noi dobbiamo onorare questa Volontà di Dio che vuole salvi tutti quanti i suoi figli e desidera che nessuno vada perduto.

Per cui confidiamo in questa misericordia infinita di Dio che ci mostra il cuore. Il cuore è il simbolo dell’amore e questo amore misericordioso ci salva e ci apre le porte del Cielo dove un giorno dovremo entrare per essere per sempre felici e occupare quel posto di felicità che Gesù stesso ha acquistato, sborsando per ciascuno di noi il prezzo inestimabile del suo Sangue prezioso.»  

Dolce Cuor del nostro Gesù fa che ti amiamo sempre più!

di Angela Di Scala

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