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Con la certezza di un figlio

La Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata nel 1968 da don Oreste Benzi, è fatta di persone che ogni giorno dedicano la propria vita a contrastare la povertà e l’emarginazione.

Il 25 e 26 di settembre nelle piazze italiane si è svolta la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “UN PASTO AL GIORNO”, che cerca da anni di garantire il necessario ai centri nutrizionali in Africa, Asia e Sud America così come alle Capanne di Betlemme per l’accoglienza di persone senza fissa dimora, alle mense di strada, alle case famiglia e di accoglienza. Ogni anno si cercano di assicurare 7 milioni e mezzo di pasti a migliaia di persone  con cui ci si siede a tavola ogni giorno in Italia e nel mondo.

Anche qui sull’isola abbiamo portato questa iniziativa trovando una risposta positiva e solidale nella comunità parrocchiale di Panza.

Siamo Riccardo e Nadia e, insieme ai nostri 5 figli, siamo presenti qui nella realtà isolana da poco più di due anni. Ormai da tanti anni siamo membri della comunità Papa Giovanni XXIII e da sempre abbiamo sentito nel cuore il desiderio di offrire agli altri una possibilità di speranza… E come? Semplicemente con l’esserci: esserci nel momento di bisogno, quando qualcuno soffre e trasforma la propria sofferenza in rabbia e sceglie poi le strade sbagliate. E così la nostra proposta è di vivere insieme a queste persone per dire: “Guarda che non sei solo, guarda che c’è qualcuno che nonostante tutto ti ama, guarda che tu vali e hai mille doni, ma li devi solo scoprire!”

La nostra casa nasce soprattutto per persone che hanno problemi di dipendenze, persone che hanno una grande sensibilità, ma non hanno la forza di affrontare la vita perché a volte fa troppo male, perché non si sentono all’altezza ed adeguati. Proponiamo loro una famiglia e lo stile della famiglia, che molti non hanno avuto, con i propri pregi e difetti. Ci arrabbiamo, litighiamo, ma anche ci perdoniamo e affrontiamo insieme le difficoltà con il dialogo e la proposta dell’incontro con il Signore.

E quando avranno finalmente ritrovato la libertà interiore e la forza proponiamo un accompagnamento lavorativo fino ad arrivare all’autonomia…con la certezza di un figlio che potrà sempre contare sulla propria famiglia.

Sono molte le attività che svolgiamo durante il giorno con i nostri ragazzi, perché attraverso di esse possono davvero mettersi in gioco scoprendo le loro potenzialità. In particolare, le nostre attività riguardano l’orto, la falegnameria dove si restaurano  mobili e si creano oggetti di artigianato e bomboniere, il laboratorio di cosmesi naturale e, grazie all’abbondante provvidenza di frutta e verdura, confezioniamo marmellate, conserve ecc… come scorte per l’inverno.

All’interno della parrocchia animiamo i canti nella messa della domenica mattina a cui tutti i ragazzi partecipano.

Attualmente siamo in 18 a convivere quotidianamente, e, anche se a volte non è facile, è una grazia perché ognuno è un dono per l’altro e sempre abbiamo qualcosa da imparare. e loro davvero ci insegnano tanto.

Nella nostra vita tante sono state le prove da affrontare, ma con Dio tutto si può. Come quando anni fa siamo partiti come missionari per l’Argentina, avevamo già tre figli e non è stato facile lasciare tutto: la sicurezza economica, la famiglia e gli amici, ma è stato un sì al Signore, nella fiducia, e davvero Lui ci ha dato cento volte tanto. Abbiamo vissuto là per più di 5 anni accogliendo persone molto difficili e distrutte interiormente….

Non parlavamo la lingua e non conoscevamo nulla di quel luogo così sperduto nel mezzo del deserto patagonico, ma il Signore ci ha sempre dato le sue carezze: come quando, di fronte alle prime emergenze da accogliere, non avevamo nemmeno i letti, i materassi e i cuscini e li abbiamo tolti ai nostri figli dormendo tutti insieme nel lettone per poterli dare a loro. Il giorno dopo arrivò una signora che senza saper nulla ci chiese se avevamo bisogno di letti, materassi e cuscini: non immaginate la nostra gioia!

Lui sempre c’è, e non ci fa mancare nulla…MAI! Basta dirgli di sì e fidarsi…

Il nostro impegno non si fermerà finché gli ultimi non saranno i primi! Cogliamo l’occasione per invitarvi a venire a trovarci e a conoscerci. Un abbraccio fraterno.

Riccardo e Nadia

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