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Un’opportunità o un dovere?

8xmille alla chiesa cattolica

La storia attuale ci presenta un mondo opportunista che calpesta i diritti dei più poveri che in questi due anni di pandemia sono aumentati in maniera esponenziale. Solo in Italia se ne contano ben 5,6 milioni, con un aumento dell’incidenza dal 7,7% al 9,4% e l’annullamento dei miglioramenti registrati fra il 2018 e il 2019. Non parliamo poi di quel che è accaduto a livello mondiale! Alle guerre e alle violenze quotidiane si è aggiunto anche il flagello della pandemia che ha rincarato la dose, mietendo vittime innocenti. Eppure, in questo quadro devastante, c’è sempre stata e continua ad esserci la Chiesa Cattolica che, col suo contributo prezioso e costante, da sempre si rivolge a chi si ritrova solo e senza risorse e infonde speranza e coraggio con risposte concrete ai fratelli più sfortunati.  È la sua caratteristica prevalente: prendersi cura dei poveri, degli orfani, dei fragili senza fare distinzione tra credenti e non, dedicandosi per vocazione a quelli che Papa Francesco definisce le vittime della cultura dello scarto.

Sa come includere, integrare, sollevare chi è caduto nel vortice del disagio o nel baratro del degrado, solleva chi soffre, chi non può curarsi e non ha cibo e lavoro. E ho visto con in miei occhi con quanto amore e quanto impegno i suoi sacerdoti hanno lavorato e fornito l’indispensabile a chi aveva perso tutto. In parrocchia come in una famiglia, la nostra casa spirituale, dove tutti ci ritroviamo per ascoltare la Parola di Dio, ricevere assistenza spirituale, o anche per fermarci solo per qualche istante davanti a Gesù Eucaristia.

Ed è in parrocchia che i gesti d’amore e di attenzione a favore dei più sfortunati sono divenuti prassi quotidiana e si sono riempite le ceste della carità per aiutare chi davvero se l’è vista brutta. E con quanto garbo presbiteri, laici e associazioni hanno lavorato, con quanta delicatezza e soprattutto silenziosamente! Spesso i mezzi di informazione sono distratti e non colgono il merito di queste piccole-grandi azioni quotidiane, perché si sa, il bene non fa rumore.  Mai come in questo periodo di crisi sanitaria e sociale, la Chiesa ha svolto un ruolo fondamentale di prossimità a beneficio della popolazione e delle famiglie, proprio grazie all’utilizzo delle risorse dell’8xmille.

In concreto le risorse acquisite con questo strumento vengono equamente ripartite tra: culto e pastorale, carità, sostentamento del clero. Qualcuno, forse non è ancora convinto, quindi cito, per dissipare ogni dubbio solo qualche cifra e qualche progetto andato in porto presso la nostra diocesi di Ischia. I fondi raccolti nell’anno2019 dalla CEI e assegnati alla nostra diocesi sono stati così ripartiti: 433.478,58 euro per culto e pastorale; 417.773,25 euro per interventi caritativi; 434.822,29 per sostentamento del clero.

E sono stati tutti spesi bene: sostegno attivo all’occupazione;  tutela del patrimonio storico-culturale e artistico (restauro della facciata della Chiesa dell’Annunziata di Campagnano, restauro del campanile della Chiesa di Sant’Antuono, restauro con eliminazione delle barriere architettoniche del Museo Diocesano di Ischia, MUDIS); fondo di euro 50.000,00 stanziato dalla diocesi di Ischia grazie alla Caritas isolana e all’Ufficio per la Pastorale Scolastica, per gli studenti dell’Isola che a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19 versano in situazioni di disagio economico. Buoni scuola, consegna di PC portatili per la DAD, Contributo locazione per studenti universitari fuori sede (contratto di fitto).

Anche il sostegno ai Sacerdoti è importante perché sono loro in prima linea nell’impegno di guidare e animare le nostre comunità cristiane. E lo abbiamo constatato tutti, nei momenti bui della pandemia, il sacrificio di oltre duecento sacerdoti che hanno testimoniato con la loro presenza e la loro opera il volto bello della Chiesa, che si prende cura degli ultimi fino al dono totale di se stessi. Avete ancora qualche dubbio? Donare l’otto per mille non ci costa nulla, è come una goccia nel mare che insieme a tante altre, però, può generare un oceano di bene.

E a livello mondiale? Una quota importante dell’8xmille, pari per il 2020 a 80 milioni di euro, viene gestita dal Servizio della CEI per gli interventi caritativi a favore dei Paesi in via di sviluppo. I progetti finanziati promuovono la formazione in tutti gli ambiti: dall’alfabetizzazione e scolarizzazione a tutti i livelli alla salute (dai piccoli dispensari di villaggio a padiglioni di ospedali); dalla formazione professionale in campo sanitario, agricolo-ambientale, economico e cooperativo alle comunicazioni sociali; si sostengono le associazioni locali per l’acquisizione di competenze gestionali, progetti rivolti alla promozione umana (con particolare attenzione alla promozione della donna) e alla difesa delle etnie minoritarie.

Questo è solo un esempio delle migliaia di opere che ogni anno la Chiesa Cattolica realizza con i fondi dell’8xmille per il culto, la carità e la pastorale in Italia e nel Terzo Mondo: interventi per l’attività quotidiana delle nostre parrocchie, per costruire nuove chiese, per la carità in Italia e nel Terzo mondo e per sostenere i 34.000 sacerdoti diocesani impegnati ogni giorno al servizio delle famiglie, dei giovani, dei poveri, di tutti.


Destinare l’otto per mille alla Chiesa Cattolica è facile, basta una firma

Anche i contribuenti che non devono presentare la dichiarazione dei redditi possono partecipare alla scelta.

Chi, ad esempio, è pensionato o dipendente e non deve presentare la dichiarazione dei redditi può utilizzare la apposita scheda per la scelta allegata alla Certificazione Unica (modello CU ) predisposta dall’ente pensionistico o dal datore di lavoro.

Nel caso in cui, per qualsiasi ragione, non si disponga della scheda allegata al modello CU, sarà possibile utilizzare per la scelta la apposita scheda presente all’interno del Modello REDDITI.

In tal caso, negli appositi spazi della scheda dovranno essere indicati anche il Codice Fiscale e le generalità del contribuente. Per effettuare la scelta:

1.       nel riquadro relativo alla scelta per l’Otto per mille, firmare nella casella “Chiesa cattolica”, facendo attenzione a non invadere le altre caselle per non annullare la scelta.

2.       Firmare anche nello spazio “Firma” posto in fondo alla scheda nel riquadro “RISERVATO AI CONTRIBUENTI ESONERATI”

La scheda è liberamente scaricabile dal sito internet dell’Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it – sezione: strumenti – modelli ).

I tempi e modalità di consegna sono gli stessi di quelli previsti per la scheda allegata al Modello CU  entro il 30 novembre.

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