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Ciao bambini! Come procedono le vostre giornate estive? Magari molti di voi sono già in vacanza con le proprie famiglie! Che bella la famiglia e che bello poter passare più tempo assieme alle persone che più ci amano! Ma cosa ci rende certi di questo amore? Ci amano perché ce lo dicono? O perché ce lo dimostrano? Tutto verissimo, ma in realtà è qualcosa di cui siamo sicuri perché lo sentiamo nel cuore: è difficile da spiegare!

Diciamo che non ci sono dubbi. Ma perché tutti queste domande? Perché questa inspiegabile certezza si chiama fede. Ne abbiamo parlato tante volte, e non smetteremo di farlo, perché questo è l’esempio migliore che abbiamo per farvi capire cosa significa avere fede in qualcuno e soprattutto in Gesù.

Non è solo una speranza, ma è una sicurezza: lo so e basta! E questa certezza fa la differenza, bambini! A spiegarcelo è proprio il Vangelo di Marco di domenica 27 giugno che racconta di come Gesù si trovasse in mezzo alla folla e, mentre il capo della sinagoga (il tempio degli Ebrei) lo venne a pregare di salvare la sua bambina malata, una donna che aveva perdite di sangue da dodici anni, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata». E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male. E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi ha toccato le mie vesti?».

In realtà c’erano molte persone che lo toccavano, ma Gesù cercava lei e, quando la donna le si mostrò davanti e gli raccontò tutto, allora Gesù le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male». Subito dopo arrivarono delle persone che avvisarono il capo della sinagoga che la figlioletta era morta, ma Gesù gli disse: «Non temere, soltanto abbi fede!». Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. Prese la mano della bambina e le disse: «Fanciulla, io ti dico: alzati!». E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni.

Cari bambini, come potete vedere, ci sono due situazioni diverse: da un lato la folla che cerca Gesù solo per curiosità ed il gruppo di persone che si dispera per la morte della fanciulla non avendo fiducia in Lui, dall’altro la donna malata e la famiglia della fanciulla che continuano ad avere fede in Gesù anche quando tutto sembra perso.

Cosa ci dice questo? Che la vera fede ci fa anche capire che non possiamo fare a meno di Gesù: abbiamo bisogno di Lui! La donna malata e il capo della sinagoga, infatti, cercano Gesù perché riconoscono che hanno davvero bisogno di Lui e hanno fiducia nel fatto che Lui saprà guarire ogni cosa, anche la morte.

Ed è proprio questa loro fiducia sconfinata che permette a Gesù di compiere questi miracoli. Non seguiamo la folla, bambini, non facciamoci trascinare dalle curiosità del momento, o dalla disperazione altrui; non serve! Piuttosto cerchiamo Gesù con vera fede e umiltà, riconoscendo quanto davvero ne abbiamo bisogno: sono questi i veri requisiti per avere accesso al Suo cuore! Allora non ci sarà ferita che il Signore non potrà guarire e non ci sarà miracolo che non potremo vedere accadere!

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