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Un convegno tra memoria e futuro

Quarant’anni di sostentamento al clero

Dal 3 al 5 giugno si è tenuto a Bologna un convegno celebrativo in occasione dei quarant’anni del sistema di sostentamento del clero. Un appuntamento importante, non solo per ricordare una tappa fondamentale della Chiesa italiana, ma anche per fare il punto sul cammino percorso, rivedere le pratiche in atto e pensare nuove strategie per il futuro. Il Convegno ha rappresentato una occasione preziosa di confronto tra istituti diocesani, operatori esperti e rappresentanti delle istituzioni ecclesiali. Tra testimonianze, dati, esperienze locali e riflessioni spirituali, è emersa la volontà condivisa di rendere sempre più trasparente, partecipato e sostenibile il sistema che garantisce il sostentamento dei sacerdoti, in particolare quelli impegnati nelle comunità più fragili o periferiche. Al centro dei lavori, quattro parole chiave hanno orientato il confronto e le prospettive future: custodire-valore-sostenibilità-conoscenza.

Custodire significa prendersi cura del sistema di sostentamento come un bene prezioso, nato per garantire dignità e libertà alla missione dei sacerdoti. È un atto di responsabilità nei confronti della Chiesa e della società, che richiede vigilanza, attenzione e spirito evangelico.

Valore richiama l’importanza del sacerdozio, ma anche il valore intrinseco del gesto del sovvenire. Ogni contributo, piccolo o grande, assume un significato spirituale e comunitario: è partecipazione concreta alla vita della Chiesa e al suo servizio verso il prossimo.

Sostenibilità è la sfida di oggi e di domani. Non solo in termini economici, ma anche organizzativi e culturali. Serve una visione a lungo termine, capace di adattarsi ai cambiamenti sociali e demografici, garantendo continuità e solidità a un sistema che coinvolge tutto il popolo di Dio.

Conoscenza è infine la chiave per far crescere consapevolezza e corresponsabilità. Conoscere il funzionamento del sistema, i suoi obiettivi, i suoi strumenti, – come l’8xmille e le offerte deducibili – significa renderlo più trasparente e vicino alla vita delle persone, superando stereotipi e incomprensioni.

Pina Trani, esperta in management degli IDSC e referente diocesano, in un suo intervento durante il convegno dice che oggi la gestione amministrativa all’interno degli Istituti diocesani per il Sostentamento del Clero richiede una formazione accurata, continua e multidisciplinare oltre a una spiccata e lungimirante creatività, perché le sfide sono sempre più complesse e richiedono soluzioni innovative spesso in contesti con risorse limitate. Solo con competenza e visione possiamo costruire modelli sostenibili e fedeli alla missione della Chiesa. Una affermazione che ha trovato riscontro in molte delle testimonianze emerse durante i lavori, rafforzando l’idea che la professionalità e la corresponsabilità siano elementi fondamentali per il futuro del sistema. Per la Diocesi di Ischia era inoltre presente l’economo diocesano Arcangelo Patalano, che ha condiviso l’esperienza amministrativa e pastorale maturata sul territorio isolano, portando all’attenzione della collettività il valore della prossimità e della gestione attenta delle risorse. A Bologna, dunque, non si è trattato solo di celebrare un anniversario, ma di rilanciare con nuovo slancio un impegno collettivo: quello di sostenere chi ogni giorno dedica la propria vita al servizio delle comunità, nella fede e nella carità.

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