Arte, storia e devozione a Napoli e nel Viceregno tra Cinque e Seicento”
Il MUDIS Museo Diocesano Ischia è lieto invitarvi a un evento culturale per presentare il nuovo libro del Prof. Cleopazzo
L’autore, il Prof. Nicola Cleopazzo, docente di Storia dell’arte moderna e contemporanea presso l’accademia di Belle Arti di Bari, offrirà ulteriori spunti di riflessione e approfondimento sul rapporto tra arte, storia e devozione. La sua competenza ed esperienza permetteranno al pubblico di contestualizzare il periodo artistico trattato, evidenziando come le opere di Borghese riflettano i valori e le tensioni della Controriforma.
Questo volume offre uno sguardo approfondito sulla figura di un artista che ha saputo fondere con maestria tecnica, devozione e una raffinata sensibilità estetica. Ippolito Borghese, attivo in un’epoca contrassegnata dalle tensioni della Controriforma, si distingue per il suo contributo unico nell’interpretare il linguaggio visivo della spiritualità, creando opere intrise di simbolismo e carica emotiva. Il libro valorizza le diverse sfumature della sua produzione artistica e del contesto in cui ha operato, tracciando un percorso storico che arricchisce la nostra comprensione dell’arte e della cultura religiosa di quel periodo.
Nello stesso consesso interverranno:
- Don Emanuel Monte, Direttore Museo Diocesano di Ischia;
- Dott. Francesco Mattera, Presidente Centro Studi Isola d’Ischia;
- Dott.ssa Lucia Annicelli, Direttrice Biblioteca Diocesana;
- Dott.ssa Ylenia Patalano, Storica dell’arte;
- Dott.ssa Serena Pilato, Storica dell’arte;
La presentazione si terrà venerdì 30 maggio alle ore 18:00 nella sala San Giovanni Paolo II, situata al quarto piano del Museo Diocesano di Ischia. Durante la serata, sarà inoltre possibile ammirare direttamente una delle opere più emblematiche di Ippolito Borghese: la raffigurazione di San Giorgio e il drago.
Questo capolavoro, testimonianza della maestria tecnica e della visione innovativa dell’artista, rappresenta perfettamente il contrasto tra bene e male, e incarna la forza espressiva tipica dell’arte della controriforma.
