Il ricordo del Sindaco di sindaco di Lacco Ameno ai funerali di don Stanislaw
Eccellenza Reverendissima, confratelli sacerdoti di Don Stanislaw, e voi tutti fedeli appartenenti alle diverse Parrocchie, Rettorie, e Chiese della nostra piccola Diocesi, dove don Stanislaw ha seminato tanto bene in vita, consentitemi, come Sindaco di Lacco Ameno ultima comunità in ordine di tempo servita con amore e dedizione da Don Stanislaw, di rivolgergli poche e sentite parole di commiato a nome della mia comunità, degli altri cinque Sindaci di Ischia che qui mi onoro di rappresentare, ma credo anche di tutta la comunità civile dell’isola, che ha trovato in questo sacerdote polacco, approdato sulla nostra isola, un amico, un fratello, una guida, un conforto, una parola di speranza.
Don Stanislaw è stato soprattutto un uomo buono, disponibile con tutti, fraternamente amico, mai distante, ed è riuscito con umiltà e fede profonda, a farsi apprezzare in ognuna delle comunità che i Vescovi succedutisi negli ultimi anni nella nostra diocesi, hanno voluto affidargli. Senza mai opporsi. Senza recriminare. Senza rivendicare per sé, ruoli o rendite di posizione.
Vicino a tutti, divenuto ischitano d’adozione, questo sacerdote proveniente dalla cattolicissima Polonia, ha saputo entrare nei cuori di molti isolani che ne hanno -negli anni – apprezzato la modestia, l’umiltà, il carattere mite, e la disponibilità a dare sempre una parola di conforto.
Anche io ho sperimentato grazie alla conoscenza che ha avuto con la mia famiglia, il suo affetto paterno e la sua vicinanza nei momenti di bisogno.
Per gli insondabili disegni della Provvidenza, ci ha lasciati troppo presto, mentre ancora poteva dare tanto alla comunità di Lacco Ameno e alla Chiesa di Ischia, ma più che tristi per la sua vita troppo breve, vogliamo essere grati di averlo avuto fra noi, di averlo conosciuto, incontrato, di essergli stati “amici” per usare le parole del Vangelo di oggi.
Allora arrivederci don Stanislaw!
a nome degli ischitani che ti sono stati amici ti dico ‘Grazie’ per le attenzioni e l’affetto che hai avuto per noi.
Grazie per esserci stato sempre, nella gioia dei nostri giorni lieti, nella sofferenza per il terremoto, per l’alluvione, nei giorni tristi per i nostri giovani morti negli incidenti.
Grazie per aver condiviso con noi un pezzo di strada. Forse te ne sei andato troppo presto. Ma fino alla fine, pur nella sofferenza della malattia, hai testimoniato la tua fedeltà alla Chiesa, e la tua amicizia agli ischitani.
E potrai senz’altro dire con le parole dell’Apostolo Paolo: “Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede”.
Grazie!! Ciao don Stanislaw.
di Giacomo Pascale