Sabato 5 e domenica 6 aprile, la Pro loco Barano d’Ischia APS, presso l’auditorium dell’Istituto comprensivo Anna Baldino, ha messo in scena la commedia brillante “E’ asciuto pazzo o parrucchiano” di Gaetano di Maio. Il testo in due atti, scritto nel 1989, fu rappresentato per la prima volta da Luisa Conte e da allora è stato spesso recitato sia da attori professionisti che da dilettanti.
La scelta dell’opera da parte della pro loco è risultata vincente. Ha, infatti, regalato al pubblico circa due ore di divertimento, ma ha dato anche la possibilità di riflettere su temi importanti. Spesso l’apparenza inganna è il primo messaggio che si è potuto cogliere; il secondo invece, è che bisogna avere sempre speranza che tutto possa essere risolto, giacché nell’animo di ogni uomo c’è sempre almeno un briciolo di umanità.
La storia ambientata in un piccolo paese di montagna si è sviluppata tutta nella canonica del paese dove, intorno al parroco, don Sandro, alla fedele perpetua donna Rosa e al sacrestano Modestino, si sono avvicendati tanti personaggi del paesino, dai semplici contadini, ancorati a credenze antiche e superstizioni, ai grandi notabili del paese. Non sono mancati, equivoci, colpi di scena, inganni e bugie ma tutto è andato a finir bene.
Il ritmo della commedia è stato vivace e costante, grazie alla buona interpretazione di tutti gli attori e alla collaborazione di tanti che hanno concorso al buon esito finale. Ogni interprete ha dato il massimo, cercando di far rivivere sul palco il personaggio che rappresentava.
Meritano una menzione speciale l’interpretazione della perpetua donna Rosa e del sacrestano Modestino effettuate rispettivamente da Elisabetta Mazzella e Marco Vitolo, veterani del palco e già noti per la loro maestria. Tra le giovani attrici è da segnalare Milena Mazzella che ha interpretato il ruolo di Ninetta con grande abilità e padronanza. La scenografia, curata da Michele di Massa ha raffigurato realisticamente e con efficacia l’ambiente dove si svolgevano i fatti, a lui va un plauso speciale avendo dovuto concretizzare l’opera in tempi brevissimi e con mille limiti. Il pubblico accorso numeroso, ha manifestato il suo godimento con continui applausi a scena aperta e con un lungo applauso finale chiedendo a gran voce che si realizzino più spesso sul territorio rappresentazioni teatrali.






