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24 ore per il Signore: Un invito a fermarsi e ad ascoltare

Nelle giornate del 27 e 28 marzo nel decanato di Barano – Serrara Fontana, presso le chiese di Santa Maria la Porta in Piedimonte e Sant’Alfonso al Vatoliere, si è tenuta l’iniziativa delle “24 ore per il Signore”. Adorazione Eucaristica, liturgia della Parola, Veglia sulle orme dei per i Missionari Martiri, sacramento della Riconciliazione e tanta preghiera personale, hanno animato e riempito queste 24 ore, durante le quali ognuno ha potuto fare la propria esperienza spirituale alla Scuola del Maestro.

Questi i pensieri di alcuni presenti

“Una parola: toccante, soprattutto quando si è letto i nomi dei martiri e per ognuno è stato posto un fiore davanti all’altare.  Sono sicura che questa esperienza ha toccato nel cuore ognuno di noi: purtroppo con la consapevolezza che ancora oggi molte persone muoiono per la propria fede.”

Roberta Iacono


“È stata una serata bellissima, davvero un momento di grazia quello che abbiamo vissuto la scorsa settimana a Piedimonte. Molto commovente e riflessivo il gesto di portare un fiore in memoria di ogni persona che ha perso la vita per testimoniare la propria fede in Dio nel 2024. Siamo tornati a casa con il cuore ricco di amore e con la consapevolezza di quanto è bello dedicare del tempo per stare alla presenza del Signore presente nell’Eucaristia. Per tutto questo vogliamo ringraziare quanti hanno reso possibile questa serata di preghiera e di fraternità. Grazie.”

Mirko Galaz e Antonella Iacono, fidanzati


“L’esperienza delle 24 ore per il Signore ha rappresentato un’occasione unica di riflessione e preghiera, un invito a fermarsi e ad ascoltare, in un momento di profondo raccoglimento, la nostra relazione con Dio. In una quotidianità frenetica, questa veglia ha offerto a tutti l’opportunità di ritrovare una dimensione spirituale profonda, un incontro personale con il Signore che si è fatto presente nei momenti di adorazione, nei momenti di preghiera e di speranza, ma è stata anche testimonianza, aiuto nel servizio a chi soffre e una chiamata all’azione, all’impegno concreto per la pace e la carità cristiana.”

Roberta


“Questi due giorni dedicati ai missionari martiri, ci hanno catapultato in una realtà fatta di passione amore e dedizione per il prossimo. Una realtà che, per quanto lontana può insegnarci, anche nel nostro piccolo, a metterci a servizio, farci portatori di aiuto e pace, essere servi di quell’amore di Cristo che, morendo sulla croce per noi, ci ha donato l’esperienza condivisa da don Carlo, dei missionari, ci ha portato con l’immaginazione a vedere quello che succede in questi paesi poveri, ma ricchi di animo e di carità cristiana, dove anche una semplice arancia può essere il pasto più ricco del mondo.”

Anna Di Costanzo


“È stata una serata davvero speciale: sapere che a questo mondo accadono ancora certe atrocità per la fede fa paura ma è bene che, come giovani, riflettiamo su quanto sia importante portare l’annuncio di Gesù. È stato bello vedere come i giovani del nostro decanato abbiamo pregato e cantato per ringraziare il Signore per il coraggio di questi fratelli.” – Rosalia Iacono “Venerdì 28 marzo abbiamo partecipato alla Veglia per i Missionari martiri ‘Andate e invitate?’. Un momento per noi giovani in cui abbiamo potuto fermarci e pensare alla nostra chiamata alla Vita, all’atto quotidiano di ribellione cui siamo chiamati: ribellione come una chiamata alla guerra contro la disperazione in nome della Bellezza, della Vita. Sono stati proclamati 15 nuovi martiri, 15 storie salvate dall’Amore, da Dio. Perché l’Amore salva, ma solo se siamo disposti a perderci per Esso, e allora la Vita diventa Storia, proprio come quei gigli bianchi che abbiamo portato all’altare: segno di Speranza, di ‘Ri-bellezza’.”

Emanuela Iappelli

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