Login

Lost your password?
Don't have an account? Sign Up

“Vogliamo essere Chiesa che abita ogni periferia”

Avvenire dedica una pagina alle diocesi di Pozzuoli e di Ischia

Domenica 9 marzo, il giornale Avvenire ha dedicato una pagina alle diocesi di Pozzuoli e di Ischia all’interno dell’inserto della Metropolia napoletana. Le Chiese della provincia di Napoli hanno presentato alcune iniziative messe in campo nei rispettivi territori, in ambito sociale e culturale, con uno sguardo rivolto soprattutto al Giubileo. Particolare attenzione è stata rivolta da tutte le diocesi alle problematiche legate a quella che viene chiamata “Terra dei Fuochi”. Sottolineando situazioni critiche di inquinamento, sversamento di sostanze tossiche, incendio dei rifiuti, illegalità ambientali, che non riguardano solo un’area circoscritta ad alcune zone del casertano o del napoletano ma che investono tutta la regione, e che possono delineare un contesto generale che viene definito “Terre dei Fuochi”. Territori che comunque sono ricchi di bellezze naturali, artistiche, che ci richiamano al “dovere, più volte ricordato da papa Francesco, di essere preziosi custodi di questo creato”, come sottolineato dal vescovo di Pozzuoli e di Ischia, mons. Carlo Villano.

«Un creato che – ha precisato il presule, pensando ai Campi Flegrei e alle zone ischitane – è bello e fragile al tempo stesso. Questa fragilità del territorio la sperimentiamo oggi, con il fenomeno del bradisismo a Pozzuoli. Anche a Ischia dopo i recenti eventi naturali è in atto la ‘ricostruzione’ di alcune tra le nostre chiese che diventano anche segno di rinascita, in un territorio che sta vivendo il dramma degli abbattimenti delle case. Come Chiesa facciamo nostro il dolore, la sofferenza di tante famiglie che vivono il dramma della casa: auspichiamo, per tutti, percorsi di legalità che sappiano tenere sempre presente il bene della persona». Ecco il desiderio di una Chiesa che abita ogni periferia, che sappia stare accanto alla gente come segno di speranza, soprattutto forti del percorso che sta accomunando le due diocesi. «Da qualche anno – ha evidenziato il vescovo – le nostre Chiese stanno vivendo la realtà di diocesi unite “in persona episcopi”; è certamente questa una sfida da accogliere e portare avanti. Essere pellegrini di speranza significa camminare insieme, creare percorsi di comunione e di condivisione».

Nella pagina di Avvenire è stato dato risalto anche all’esperienza che vede una delegazione delle diocesi di Pozzuoli e di Ischia partecipare, guidati dal vescovo, alle Assemblee sinodali a Roma. La seconda assemblea si svolgerà a fine marzo. L’obiettivo di questo percorso sinodale è ambizioso: essere in grado, nei mille rivoli tortuosi dell’esistenza, di riconoscere e leggere “i segni dei tempi”, ricercare quelle tracce di Vangelo in una realtà apparentemente scristianizzata ma nella quale Dio è presente. Vengono menzionate le parrocchie e le cappelle che sono state indicate come chiese giubilari, mettendo in luce l’esempio dei martiri che, come evidenziato dal vescovo, “si sostennero a vicenda nella necessità mostrando la forza dell’amore vicendevole e del conforto che deriva dall’essere uniti nelle avversità”.

Come segno concreto di speranza, è stato presentato il dormitorio recentemente inaugurato dalla Caritas diocesana di Ischia a Forio, frutto di un’azione portata avanti da diversi anni nel territorio, strutturata anche in risposta alle parole rivolte da papa Giovanni Paolo II ai fedeli dell’isola, nella sua visita il 5 maggio 2002: “Diventerai Chiesa sempre più accogliente, dove tutti si sentono a casa”.

L’avvio dell’Anno giubilare è stato segnato dall’inaugurazione della Mostra straordinaria “Da Pozzuoli a Roma sulla via degli apostoli pellegrini di Speranza”, che si è svolta nel duomo puteolano. La mostra è stata allestita nel Museo diocesano al Rione Terra ed è visitabile fino alla prossima Epifania.

La pagina di Avvenire si è chiusa con la presentazione del Pellegrinaggio giubilare promosso dalla Conferenza Episcopale Campana, che si svolgerà dal 16 al 24 maggio. I pellegrini passeranno per Pozzuoli venerdì 23 maggio, dove saranno accolti dalle istituzioni e da rappresentanza di studenti, per poi vivere una serata di Festa che vuole riunire le realtà diocesane e parrocchiali, le tante associazioni e organizzazioni del Terzo Settore, sia quelle presenti nell’area flegrea e nell’isola d’Ischia, che altre di livello regionale e nazionale, perché tutti insieme possiamo “Coltivare la speranza”.

di Carlo Lettieri

Condividi su:

Facebook
WhatsApp
Email
Stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*
*

su Kaire

Articoli correlati

“La vita vincerà contro la morte”

La comunità ucraina isolana in visita al Papa Il Papa ha incontrato domenica scorsa, nella Basilica di San Pietro cinquemila fedeli della Chiesa greco-cattolica, provenienti dall’Ucraina e non solo. Un

Chi racconta il vangelo? Chi è chiesa?

Commento al Vangelo Lc 10,1-12.17-20 Io trovo che in questo nostro tempo molti nodi stiano vendendo al pettine e non è una brutta cosa, anzi! Una cosa fondamentale e importante

“Siate costruttori di unità e di pace!”

In un messaggio in occasione della Giornata della santificazione sacerdotale, Leone XIV invita a rinnovare il proprio “sì” a Dio e al popolo santo, a radicarsi nella preghiera, nel perdono,