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Fine estate tra santi, sorrisi e solidarietà

Parrocchia s. Maria Assunta – Ischia Ponte

Si sa che le feste possono essere un’ottima occasione di socializzazione, di gioia condivisa, così come diventare un momento per dimenticare ogni affanno. E così è stato, quest’anno sin dal prologo, anche in occasione della festa patronale di San Giovan Giuseppe della Croce. Abbiamo voluto osare coinvolgendo tutta l’isola in un progetto di solidarietà. D’altronde sta proprio nella Carità la prima caratteristica del Cristiano e, quindi, essere accanto a chi soffre è quello che ci chiede Dio, perché come in una grande famiglia, ci si aiuti concretamente. Ecco allora che il giorno 24 agosto (il sabato precedente i festeggiamenti in onore del nostro Santo patrono) ci siamo ritrovati, al piazzale delle alghe, prima per la messa festiva e poi per una gara di solidarietà che ha coinvolto tutta l’isola. L’occasione è stata data dalla rivisitazione della vita del nostro fraticello “cento pezze” rappresenta con le marionette. Con l’aiuto delle catechiste, molti bambini per la prima volta hanno svolto il ruolo di attori all’insegna del divertimento e con il valore aggiunto della giusta causa. Le offerte raccolte sono state, infatti, destinate alle cure mediche di un ragazzo, della parrocchia stessa, affetto da grave patologia.

Tutti sono stati coinvolti: le mamme hanno preparato tantissime cose buone, i bambini presenti hanno ricevuto tutti qualcosa in dono tramite una pesca di beneficenza. In buona sostanza, mettersi in gioco per aiutare qualcuno diventa una buona scusa per destinare il proprio tempo a chi è meno fortunato di noi. E non importa se è stato faticoso. Pulire gli spazi, trasportare e montare gli impianti, attrezzare l’area, per poi smontare e rimettere tutto a posto alla fine, ha costituito una piacevole gara a chi amava di più. E questo Amore che ognuno, dai più piccoli ai più grandi, ha profuso perché questo giorno rimanesse nei cuori di tutti, ha dato tanti frutti: la raccolta delle offerte, infatti, ha superato ogni nostra aspettativa e in più, le tantissime persone presenti dall’inizio alla fine erano così contente da chiedere quando ci sarà la prossima occasione per ritrovarsi di nuovo tutti insieme. D’altronde, l’Amore vero genera sempre felicità!!!

Qualche giorno dopo, è iniziato ufficialmente il programma della festa del Santo. Innanzitutto, occorre sottolineare come tantissimi, parrocchiani e no, hanno messo a disposizione con gioia il proprio tempo libero impegnandosi nell’organizzare tutti i momenti di aggregazione, sia in chiesa che in piazza. Infatti, ogni anno, ischitani e turisti aspettano le tradizionali processioni, via terra e via mare, che coinvolgono la collegiata dello Spirito Santo e l’Arciconfraternita di Santa Maria di Costantinopoli. L’occasione dell’uscita delle statue di Maria nostra madre e di San Giovan Giuseppe della Croce, e il loro rientro in sede, suscita sempre tantissime emozioni in chi partecipa, così come il loro andar per mare, tra il suono della fanfara della banda “Città d’Ischia”, lo sparo dei fuochi che segnala il passaggio del corteo, e il corollario di barche e barchette che seguono. Quest’anno poi, l’uscita della statua della madonna dalla Congrega era attesa da un fremente “giovane” sacerdote novantanovenne (il nostro Don Camillo D’Ambra) che non ha voluto perdersi lo spettacolo.

La festa ha vissuto anche quattro serate di spettacolo e musica in piazza, tanto attese quanto frequentate, così come il banco gastronomico. Migliaia sono stati, infatti, gli spettatori. Sia l’organizzazione degli spettacoli che la preparazione e la gestione del banco gastronomico sono state possibili grazie alla disponibilità di tanti parrocchiani, qualche volta non del mestiere, ma sicuramente animati dalla voglia di far crescere il senso di famiglia della comunità. 

Ma le attività parrocchiali non si sono esaurite con la festa del Santo. Anche il mese di settembre, per la Parrocchia di Santa Maria Assunta, capitanata dal parroco don Pasquale Trani (che il 18 settembre ha “festeggiato” il primo anno di mandato in Parrocchia), è un periodo pieno di ricorrenze religiose che portano con sé altrettanti momenti di festa. Prima tra queste c’è la festa per la “natività di Maria”, l’8 settembre, meglio conosciuta, in dialetto ischitano, come la festa della “Bambenella”. Uno dei momenti più belli è stato quello della veglia meditata e cantata del giorno 7 (con il tradizionale canto a Maria Bambina e soprattutto con il canto della “buonanotte” a Maria), seguita dalla messa di mezzanotte, nella piccola chiesetta alla spiaggia dei pescatori della Mandra.

Le persone presenti erano così tante da occupare anche tutto lo spazio esterno alla chiesetta. Il giorno 8, invece, c’è stata la messa all’aperto, sul palco allestito sulla spiaggia dalla locale associazione “Largo dei Naviganti”, presieduta da Padre Mario Lauro, guardiano del convento di Sant’Antonio dei Frati Minori e dal parroco don Pasquale Trani. In uno scenario suggestivo, al tramonto del giorno e con il castello Aragonese a fare da sfondo, non si era mai vista tanta gente: a sottostimarne il numero direi circa 400 persone. Appena avuto il tempo di “respirare” ecco che arriva la festa per l’Addolorata (il 15 settembre) che si venera nella piccola chiesetta incastonata tra le case del borgo dell’Arso.

Qui il programma è stato più fitto, tuttavia ha avuto lo stesso filo conduttore o, meglio, gli stessi fili intrecciati di fede autentica e solidarietà vera. Le offerte raccolte durante le attività sono, ancora una volta, andate per sostenere le cure del nostro giovane parrocchiano. Le attività sono state possibili grazie alla disponibilità gratuita di molti: dal dinamico Michele Di Leva che ha animato  il laboratorio solidale per  i bambini della parrocchia (i piccoli hanno realizzato collane di pasta colorata con un ciondolo realizzato proprio dal ragazzo che stiamo aiutando), alla banda Città d’Ischia (che ha donato il proprio compenso) e  agli artisti Filomena Piro, Gaetano Maschio, Elisabetta Maschio, Denis Trani, nonché diversi partecipanti, giovani e adulti, del concorso canoro “Una voce per Antonia”. Tutti, a cominciare dalla nota presentatrice Carmen Cuomo così come tutti gli artisti citati hanno devoluto alla causa di solidarietà i loro compensi. Gli spettatori presenti, poi, hanno contribuito al progetto acquistando biglietti per il sorteggio di premi messi in palio da aziende sponsor dell’iniziativa benefica. Che dire: metti amore dove non c’è e troverai amore. È questo il clima che abbiamo sperimentato nelle tante occasioni di incontro.

di Nunzia Eletto

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