Tre serate a Villa Arbusto dedicate al grande artista
Un attore e regista geniale che ha sperimentato tutte le tecniche dello spettacolo, dal teatro al cinematografo, alla televisione. Tra i padri del Neorealismo, vincitore di quattro premi Oscar, artista della scena e intellettuale che ha saputo cogliere poesia e contraddizioni del suo tempo, lasciando – da interprete e autore – un’impronta indelebile nella storia del cinema italiano e internazionale.
In occasione del 50° anniversario dalla sua scomparsa, avvenuta il 13 novembre 1974, il Circolo Georges Sadoul di Ischia celebra l’arte di Vittorio De Sica, dedicandogli la 29a edizione della Scuola di Alta Formazione in Storia e Critica cinematografica “L. Visconti”.
A partire da martedì 30 luglio, alle ore 21:30, nei Giardini di Villa Arbusto a Lacco Ameno, tre serate di approfondimenti e proiezioni per raccontare una delle figure più popolari e amate dello spettacolo del Novecento. Un cinema, quello del dopoguerra italiano, che vide De Sica protagonista assoluto, sempre con lo struggente coinvolgimento di un vero autore e la maestria, raffinata e popolare, di un interprete completo.
Organizzata in collaborazione con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli e il Comune di Lacco Ameno, l’edizione 2024 avrà per titolo “Vittorio De Sica. Patrimonio all’italiana” e sarà curata dal prof. Flavio De Bernardinis, docente di Storia del cinema e Analisi del linguaggio cinematografico al Centro Sperimentale di Cinematografia, oltre che autore di una monografia, “Vittorio De Sica: l’arte della scena” (Fondazione CSC, Luce Cinecittà, Edizioni Sabinae), che si concentra non solo sui celeberrimi film da regista e attore, ma anche sulla sua importantissima attività teatrale.
Questi gli appuntamenti, tutti a ingresso libero, nel polo museale di Villa Arbusto:
- “De Sica attore: personaggi…che mascalzoni” (martedì 30 luglio);
- “De Sica attore e regista: oro di Napoli …e non solo” (mercoledì 31 luglio);
- “De Sica regista: ieri, oggi…per sempre” (giovedì 1° agosto).
Nel corso delle serate saranno proiettati alcuni estratti dai film da lui diretti e interpretati.
Tre incontri, dunque, per ritornare sulla figura di un artista, già attore sentimentale di straordinario successo negli anni Trenta, che dopo l’incontro con lo sceneggiatore Cesare Zavattini, matura una sensibilità diversa pronta a manifestarsi pienamente, nell’atmosfera stimolante del dopoguerra, in una serie di capolavori che figurano tra i risultati più alti raggiunti nella stagione del neorealismo: “Sciuscià” (1946), commovente indagine sulla triste condizione dei bambini abbandonati; “Ladri di biciclette” (1948), clamorosa metafora della frustrazione del proletariato e della guerra tra poveri; “Miracolo a Milano” (1951), favola surreale sull’ingiustizia sociale; “Umberto D” (1952), amaro ritratto di una persona anziana che cerca di affrontare con dignità e senza rassegnazione l’indigenza economica, il decadimento fisico, la solitudine esistenziale.
Quattro film nei quali la sincerità dell’ispirazione e dell’impegno civile si accompagna alla rivelazione di una realtà dimessa ma poeticamente vibrante.
Nelle pellicole successive, da regista (“L’oro di Napoli”, “La ciociara”, “Ieri, oggi, domani”, “Il giardino dei Finzi Contini”) o da interprete (oltre 100 titoli tra cui “Addio alle armi”, “Pane, amore e fantasia”, “I due marescialli”, accanto a Totò, “Il generale Della Rovere” diretto da Rossellini), De Sica non mancò mai di mettere in scena la vita, i sogni e le amarezze della gente comune, confermando il suo geniale talento, la sua profonda umanità e una bravura proverbiale nel dirigere gli attori, professionisti e non.
«Siamo orgogliosi di poter accogliere a Villa Arbusto la prestigiosa Scuola di cinema del Circolo Sadoul» ha dichiarato la vice sindaca Carla Tufano. «La politica culturale del Comune di Lacco Ameno abbraccia tutti i linguaggi dell’arte con appuntamenti di qualità e spessore che attirano nella nostra località ospiti e residenti di tutta l’isola. La figura di Vittorio De Sica, che ha segnato profondamente la cultura e la società italiana del Novecento, è legata alla nostra isola non solo amava venire qui in vacanza, ma perché vi girò da regista “Caccia alla volpe” e, da interprete, all’Albergo della Regina Isabella, proprio a due passi da Villa Arbusto, quel “Vacanze a Ischia” prodotto da Angelo Rizzoli che contribuì a lanciare l’isola d’Ischia nell’immaginario collettivo come destinazione turistica di spensieratezza e benessere».
Un’istituzione, quella della Scuola estiva d’Alta Formazione del Circolo Sadoul, che nasce dalla lunga collaborazione con l’Istituto Italiano per gli studi Filosofici e che torna a Lacco Ameno per il terzo anno consecutivo dopo le edizioni dedicate a Pier Paolo Pasolini e Federico Fellini. In passato la rassegna è stata dedicata ad autori contemporanei come Aleksandr Sokurov e Abel Ferrara, a maestri senza tempo quali Hitchcock, Bunuel, Lubitsch e Rossellini, al “nuovo cinema tedesco”, ai fasti della Nouvelle Vague e al genio inarrivabile di Totò.
A curare i seminari, gli studiosi più appassionati di un linguaggio che, superato ampiamente il secolo di vita, non smette di stupire e rinnovarsi: tra gli altri, Gianni Rondolino, Giovanni Spagnoletti, Auro Bernardi, Carlo Montanaro, Vieri Razzini, Emanuela Martini, Francesco Ballo, Arturo Martorelli, Luigi Paini, Aldo Tassone, Paolo Speranza.
La 27ª edizione della Scuola di Alta Formazione di Storia e Critica cinematografica, diretta da Luigi Parini e dedicata alla memoria di Tonino Della Vecchia, è organizzata dal Circolo Georges Sadoul di Ischia con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, il Comune di Lacco Ameno e il sostegno di Sunlux Viaggi, Vini Pietratorcia e Parco Termale Negombo.
La partecipazione è gratuita e aperta a tutti.
A coloro che ne faranno richiesta verrà rilasciato attestato di partecipazione.