Ecologia integrale
“In questi giorni in cui inondazioni colpiscono i nostri fratelli in Kenya o Brasile, questo primo studio sui cattolici e l’ecologia mostra che, in 20 Paesi europei, il messaggio ecologico della Laudato Sì è vivo e fiorente”. Lo ha affermato mons. Mariano Crociata, vescovo di Latina-Terracina-Sezze-Priverno e presidente della Comece, intervenendo alla presentazione dei risultati di “Vivere Laudato si’”.
Il dottor Roland Daw, ricercatore principale, ha dichiarato: “Questo lavoro esplorativo indica che ci sono molte organizzazioni cattoliche in Europa che hanno fatto della Laudato si’ una parte importante del loro lavoro e suggerisce che dove questo lavoro sta avvenendo, è distintamente collaborativo. I risultati ci lasciano tuttavia con alcune domande, in particolare se l’azione ecologica cattolica stia ricevendo tutte le risorse di cui ha bisogno”.
“Questo rapporto – Laura Morosini, direttrice dei Programmi Europa del Movimento Laudato si’ – conferma l’intuizione dell’effetto radicale dell’Enciclica Laudato si’ sulle iniziative cattoliche. Abbiamo notato che il Tempo del Creato è un’iniziativa consolidata, già celebrata da due terzi di chi ha risposto. Qualcosa di nuovo sta accadendo nella Chiesa”.
L’enciclica Laudato si’ ha suscitato grandi cambiamenti per oltre un terzo (36%) delle organizzazioni cattoliche europee. Questo è uno dei dati che emergono da “Vivere Laudato si’”, un’indagine europea, unica nel suo genere, i cui risultati principali sono stati presentati dall’Alleanza europea Laudato si’ (Elsia) che raduna Caritas Europa, Cidse, Comece, Don Bosco International, Jesc, Giustizia e Pace Europa e il Movimento Laudato si’. La ricerca è stata condotta da un consorzio di università cattoliche – St Mary’s University Twickenham, Universitá Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Universidade Católica Portuguesa, Universitat Ramon Llull, Hrvatsko Katoličko Sveučilište e EMD Ecole de Management Marseille – coinvolgendo più di 283 organizzazioni cattoliche (parrocchie, organizzazioni di beneficenza, ecc.) in 20 Paesi europei.
La maggior parte degli intervistati ha riconosciuto che, a seguito della pubblicazione della Laudato si’ nel 2016, si è registrato un “cambiamento in alcune aree” della propria organizzazione o comunità, di cui circa un terzo degli intervistati ha fatto esperienza cambiamento “sostanziale” o superiore. Dall’indagine è inoltre emerso che quasi la metà delle organizzazioni coinvolte prevede di mantenere il proprio impegno o di aumentare la propria attenzione sull’“ecologia integrale”. Le iniziative Laudato si’ si stanno spostando verso il coinvolgimento comunitario (60% partecipativo).
Significativo anche il fatto che una forte maggioranza delle organizzazioni lavora sia con gruppi religiosi (82%) che non religiosi (81%) sulle questioni ecologiche. Altro aspetto rilevante è il coinvolgimento della base, con iniziative che sono molto spesso guidate da volontari (il 93% fa affidamento su di loro, il 37% interamente). Relativamente ai finanziamenti, le risorse limitate rimangono un ostacolo (il 38% assegna meno del 5% alle iniziative ambientali). “Il rapporto – si legge in una nota – raccomanda un maggiore sostegno alle organizzazioni cattoliche. Ciò significa fornire loro più tempo e risorse, incoraggiare la discussione sull’ecologia e dotarli di strumenti pratici per un’azione ambientale efficace. Il rapporto evidenzia inoltre i progetti ecologici di successo in tutta Europa come modelli da replicare”.
di Alberto Baviera – Sir