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Ciao bambini! Bentrovati! Questa settimana comincia con l’inizio di un mese a noi tanto caro: maggio. E perché ci è caro? Perché questo non è solo l’ultimo mese di primavera, ma è anche quello che la Chiesa dedica a Maria Santissima. In questo periodo aumentano gli incontri di preghiera e facilmente si trovano tante occasioni per recitare assieme il Santo Rosario; insomma, maggio è un mese bellissimo! E bellissimo è anche il modo in cui comincia il Vangelo di Giovanni che ascolteremo domenica 7 maggio, nel quale troviamo Gesù, che senza più parabole, parla in modo chiaro e apre il proprio cuore ai suoi discepoli.

Ascoltiamo assieme cosa dice: “In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via». Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre»”.

Cari bambini, Gesù sta per tornare in Cielo: ormai la sua missione è compiuta. Ha girato in lungo e in largo predicando e compiendo miracoli. Ha sofferto ed ha offerto la sua vita in croce, in cambio della nostra salvezza. È risorto, ed ora è il momento di tornare a casa. Ma Gesù conosce il cuore dei suoi amici e sa che presto, tutti loro si troveranno in mezzo a mille emozioni: paura, di fronte al rischio di essere arrestatati e condannati a morte come Gesù; tristezza, al pensiero di tutta la sofferenza vissuta da Lui; solitudine, perché a ciascuno mancherà tanto la Sua presenza e, infine, incertezza su cosa fare e dove andare.

Per questo Gesù dice loro di “non essere turbati e di avere fede in Dio ed anche in Lui”, perché la casa verso la quale sta tornando è la stessa nella quale abiteranno anche loro…e noi! Ma com’è la casa del Padre? Gesù non ce la descrive, però qualcosa riusciamo a intuirla anche da soli! Certo, non sappiamo neppure se è proprio una casa, come quelle dove abitiamo noi, o se invece ha pareti di vento, scale di alberi, tetto di stelle e pavimento di cielo… Non sappiamo quante stanze ha…quello che sappiamo, però, è che c’è posto per tutti! Perché la casa, cari bambini, è simbolo della famiglia, dell’unione, dell’amore e della sicurezza e Gesù, che già in Dio Padre e con lo Spirito Santo sono la famiglia della Santa Trinità, vuole che anche noi ne facciamo parte!

E come facciamo? Questa è la stessa domanda che pone Tommaso che è ancora troppo confuso per capire. Gesù dice allora: “Io sono la via, la verità e la vita”. Che vuol dire? Gesù è “strano”: una volta dice di essere porta, ed ora dice tutto questo! Cosa significa? Dire che Gesù è “la via, la verità, la vita”, vuol dire che Gesù è colui che ci mostra come vivere secondo il cuore di Dio; vuol dire che Cristo Gesù è Colui che non ci inganna, non dice bugie, ma realizza nella Sua vita ogni parola che pronuncia; vuol dire che il Signore è l’unico che può donarci la vita per sempre, piena e bellissima!

Possiamo fidarci e possiamo credergli, perché in ogni situazione, Gesù, ha dimostrato non solo di dire la verità, ma anche di fare la verità, cioè di comportarsi secondo quello che ha detto e promesso. E questa verità diventa la strada che ci porta dritti dritti verso la vita e la gioia eterna!

Quindi, bambini, troviamo un istante per dire al Signore che crediamo in Lui con tutto il cuore e ogni volta che ci sentiamo soli, tristi e preoccupati, ripetiamo a noi stessi le parole che Gesù ha rivolto agli apostoli: “Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me”.

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