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Ciao, bambini! Buon Natale! Ma come?! Siamo ancora a Natale? Eh, sì! Con questo augurio vogliamo ricordare che non è Natale solo il 25 dicembre, ma questo meraviglioso Tempo, che a noi piace tanto, comincia il 25 dicembre e dura fino alla domenica del Battesimo del Signore, cioè la prima domenica dopo l’Epifania, che quest’anno è domenica 8 gennaio. Ha dunque una durata di due o tre settimane. Però, prima di affrontare il Vangelo che leggeremo in quest’ultimo giorno del tempo di Natale, non vogliamo dimenticare la festa dell’Epifania del Signore celebrata il 6 gennaio.

Come ormai sappiamo, cari bambini, Epifania vuol dire ‘manifestazione’ cioè la manifestazione di Gesù al mondo, che è Dio fattosi bambino. E i Magi, chi sono? Rappresentano tutte le realtà del mondo a cui Gesù si è mostrato. In che senso? I Magi erano i sapienti dell’oriente e studiavano le costellazioni; Dio non si era mostrato loro tramite profeti, ma tramite i segni della natura. Questo perché i profeti erano mandati solo al popolo ebreo, che era l’eletto, ed i Magi non lo erano. Quindi i Magi erano considerati pagani cioè ‘non cristiani’. Ma è davvero così, bambini? Noi oggi sappiamo che il Signore si è mostrato loro per confermare che Dio è il Signore di tutte le genti senza esclusione o preferenza alcuna. E i Magi, invece, cosa ci hanno dimostrano? Loro ci dimostrano che il cristiano non è solo colui che dice di esserlo.

Facciamo un esempio: Erode e i sacerdoti di Gerusalemme erano ebrei, i figli prediletti e il popolo di Dio, ma abbiamo visto come, nonostante le alte cariche e il seguire le leggi del tempo, non sapessero nulla del Signore. Non si interessavano davvero a Lui, quindi, non seguivano la Parola di Dio e non riconoscevano i segni del tempo. In pratica stavano lì nei loro magnifici abiti e nelle loro belle abitazioni senza fare nulla: erano completamente fermi. I Magi, invece, cercavano il Signore, lo cercavano letteralmente studiando le Sacre Scritture, scovando i Suoi segni nel cielo e mettendosi in cammino per tempo, disposti a fare un lungo viaggio senza avere nessuna certezza se non la loro fede. Cari bambini, chi erano i veri cristiani tra questi? Vedete, quando abbiamo una passione nella nostra vita, noi non stiamo fermi. Facciamo di tutto per seguire quella passione, e che sia andare a vedere una partita di calcio sotto la pioggia, o camminare per ore per vedere un bel panorama, nulla ci fermerà. Il cristiano è colui che si è appassionato a Gesù dopo aver scoperto quanto Lui ci ama.

Il cristiano è colui che, grazie all’azione dello Spirito Santo, sente crescere in Lui quella passione fino a diventare vero amore per il Signore e sentire che ogni giorno vorrebbe fare sempre di più per Lui, anche se non ci riesce bene. Tutto però nasce dalla curiosità, da un semino che il signore ci mette nel cuore e che nasconde dentro di sé una chiamata: in quella chiamata c’è il nostro nome. È con questo spirito che le genti accorrevano nel deserto per farsi battezzare da Giovanni il Battista, ed è con lo spirito di Figlio Obbediente che Gesù, si fa battezzare come gli altri. Nel Vangelo di Matteo, però, leggiamo che Giovanni voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare. Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».

Cari bambini, Gesù chiede di essere battezzato, perché si compia il disegno di Dio Padre su di Lui, ma anche per dimostrare la sua solidarietà con l’uomo che è fragile e peccatore. Gesù non smette di mostrarsi e non smette di stupirci per tutti i modi diversi in cui lo fa: si mette nelle nostre mani con la fragilità di un bambino, si fa battezzare per insegnarci e darci l’esempio, si fa inchiodare ad una croce assieme ai nostri peccati perché quegli stessi peccati vadano via con Lui. Perché tutto ciò? Perché anche Gesù ha una passione: siamo noi! E Lui non smette di camminare sulla via dell’umiltà per conquistarci e dimostraci la piena vicinanza di Dio ai suoi figli.

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